Il progetto “Octo – Blu”, avviato dall’Università di Bologna all’interno del Feampa (Fondo Europeo degli Affari Marittimi della Pesca e dell’Acquacoltura), nasce per fermare la proliferazione del granchio blu.
In sostanza si prevede un ripopolamento dell’area con paralarve di polpo con l’obiettivo di contenere e controllare la diffusione del granchio blu e, nel contempo, apportare benefici alla biodiversità e sostenibilità ambientale.
Il progetto sperimentale è stato presentato nella giornata di ieri a Goro, con la presenza del Presidente Michele De Pascale, l’assessore all’ agricoltura Alessio Mammi, le associazioni delle imprese e cooperative locali insieme alla sindaca Marika Bugnoli e al sindaco di Comacchio Pierluigi Negri.
La Regione rende noto, altresì, che ha previsto nel bilancio 2025 lo stanziamento di un ulteriore milione di euro di risorse regionali, oltre ai due già stanziati nel 2023 e 2024, per : coprire le spese sostenute dalle associazioni di categoria, smaltimento e trasporto.

La collaborazione istituzionale con l’Università di Bologna, attraverso il centro universitario di produzioni ittiche di Cesenatico, intende quindi sviluppare un processo di riproduzione in cattività del polpo.
Le zone comprese in un tratto della costa romagnola da Ravenna a Cattolica saranno scelte secondo un criterio di abbondanza del granchio blu e alla presenza idonea di habitat di polpi: il tutto monitorato e controllato nel rispetto delle tempistiche.
La Regione ha espresso il proprio supporto e appoggio al progetto, per il tramite delle parole di De Pascale e Mammi, come dichiarato al Corriere di Romagna : “E’ in corso una vera e propria emergenza economica e sociale, con decine e decine di famiglie che rischiano di perdere quella che è la loro fonte di reddito principale. Come Regione non abbiamo mai fatto mancare il nostro appoggio a queste comunità e continueremo a sostenerle e aiutarle, lo dimostra anche questo stanziamento. Ma è evidente che serve mettere in pratica il Piano nazionale annunciato dal commissario straordinario Caterino, perchè le nuove misure entrino a regime il prima possibile. Per questo gli abbiamo chiesto di venire a presentarlo qui in Emilia Romagna”.