Nei giorni scorsi si è tenuto a Roma un incontro del Coapi. È il movimento di agricoltori e pescatori che porta avanti da mesi una battaglia per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che questi due settori vivono quotidianamente.
A Roma il movimento è entrato in contatto con una fetta di politica nazionale spalleggiato dai sindaci del territorio. Monica Rossi, sindaca di Mercato Saraceno era in rappresentanza anche per Cesenatico. Il protagonista è stato Nevio Torresi da Cesenatico, il delegato nazionale per la pesca del Coapi.
Nel suo intervento, davanti ai giornalisti, ha fatto un excursus sull’andamento economico del settore pesca. Ha lanciato un avvertimento portando all’attenzione dei presenti che anche i mercati in cui c’è reddito rischiano di sfaldarsi.
Complice, secondo il pescatore di lungo corso, un accanimento dell’Ue. Per salvaguardare politiche ambientali ha tolto serenità a chi pratica un lavoro pesante per definizione.
«Non siamo dei lazzaroni» ha detto durante un passaggio Torresi che aveva già catalizzato l’attenzione della sala.

Durante il suo discorso ha parlato di mare e della sua economia e ha spronato i presenti a interessarsi di quanto viene dato in pasto nelle mense delle scuole, di rsa e ospedali.
«Pangasio, persico, tilappia, verdesca – ha elencato – con il pesce nostrano c’entrano nulla. Adoperiamoci affinché nelle nostre mense si porti il prodotto nostrano. Chi mangia bene, vive meglio» ha concluso.
Nel suo intervento Nevio ha anche ricordato che i pescatori sono gli unici a pulire il mare e ha mostrato come il modello di Cesenatico sia un caso virtuoso.
Ancora nessun partito si è fatto avanti per cooptare Torresi tra le proprie fila. «Non c’è pericolo – ha detto Torresi con un sorriso – ho ritrovato la mia signorina Anarchia giovanile».