La scuola media Arfelli mette in guardia i genitori su una sfida che pare vada di moda sui social. Si chiama “cicatrice francese” e con una circolare, inviata oggi (lunedì 24 marzo), ha invitato le famiglie a prestare particolare attenzione all’uso e ai contenuti di facile fruizione sui social. Inoltre la scuola rende noto che “i docenti provvederanno a contattare i genitori nel caso in cui si manifestino in ambito scolastico segnali che lasciano presumere possibili coinvolgimento dei ragazzi in challenge o sfide di vario genere”.
Questa nuova “sfida”, si legge nella circolare “si sta diffondendo, nella fascia di età tra 7 e 14 anni”.
La Media Dante Arfelli non è l’unica scuola ad intervenire sull’argomento per richiamare all’attenzione i genitori. La “cicatrice francese” a quanto pare, spopola su Tiktok da almeno un anno. Anche la polizia ha diramato un alert circa un anno fa.
E no, non si tratta di una prova di scaltrezza.
“Questa challenge – si legge – prevede di autoinfliggersi una ferita sul volto, dovuta ad un intenso sfregamento o ad un pizzicotto, tale da lasciare evidenti segni (lividi, arrossamenti…) sugli zigomi.
Analogamente esistono sfide che inducono i ragazzi a compiere altre gravi azioni che li espongono a svariati rischi. Nella maggior parte dei casi, tali gesti estremi sono sintomo di malessere o un disagio profondo. In particolare è necessario che le famiglie prestino attenzione all’utilizzo dello smartphone da parte delle proprie figlie e dei propri figli mettendoli in guardia rispetto a tutti i rischi del web”.
Si forniscono i consigli della Polizia Postale per tutti i genitori, al fine di combattere i pericoli delle sfide iniziate per gioco, per noia o per ottenere visualizzazioni:
parlate ai ragazzi delle nuove sfide che girano in rete in modo che non ne subiscano il fascino.
Assicuratevi che abbiano chiaro quali rischi si corrono a partecipare alle challenge online. […]
Monitorate la navigazione e l’uso dei social, anche stabilendo un tempo massimo da trascorrere connessi.
Mostratevi curiosi verso ciò che tiene i ragazzi incollati agli smartphone: potrete capire meglio cosa li attrae e come guidarli nell’uso in modo da essere sempre al sicuro.