A meno di non avere sistemi alternativi, la caldaia è il cuore del sistema di riscaldamento domestico e della produzione di acqua calda sanitaria. Tuttavia, anche se si effettua una manutenzione costante, arriva quel momento in cui le sue prestazioni non risultano più adeguate: consumi elevati, guasti frequenti e rumori insoliti possono diventare segnali inequivocabili di un imminente cambio.

Ovviamente, in questi casi, vale la pena procedere subito con la sostituzione, ma bisognerà trovare la soluzione giusta in termini di comfort, efficienza e risparmio. Ecco alcuni suggerimenti in merito.

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Perché conviene cambiare caldaia adesso

In primo luogo, un generatore di calore nuovo e moderno offre un effettivo risparmio sia in termini di consumi, sia in ambito di manutenzione. Interventi ripetuti su una caldaia vecchia o danneggiata possono trasformarsi in spese impreviste e pesanti, mentre con un modello aggiornato i costi di gestione vanno a ridursi.

Molti operatori propongono pacchetti integrati di consulenza e assistenza, come ad esempio i servizi di caldaia A2A: si tratta di un tipo di offerta che può semplificare praticamente ogni fase, dall’installazione ai successivi interventi, assicurando un servizio sempre professionale e, soprattutto, trasparente.

C’è poi da considerare anche un altro aspetto chiave che invita alla sostituzione della caldaia. Quello della sostenibilità. Una caldaia obsoleta tendenzialmente inquina di più e non rispetta i moderni standard ambientali, mentre i nuovi modelli, soprattutto quelli a biomassa, ibridi o a pompa di calore, offrono un netto abbassamento dei livelli di emissione e, inoltre, favoriscono anche un risparmio ulteriore sulle bollette nel medio e lungo periodo.

Tutto questo, quindi, rappresenta un vantaggio per l’ambiente, certo, ma anche per le proprie tasche.

manutenzione caldaia

Tipologie di caldaia e come scegliere

Per identificare la caldaia più adatta, bisogna valutare alcuni parametri, come:

  • Metratura dell’abitazione;
  • Abitudini familiari;
  • Eventuale spazio a disposizione.

In base all’analisi di questi dati, si può scegliere tra le varie tipologie di caldaie.

Le caldaie a condensazione costituiscono oggi la tecnologia più diffusa perché consentono di recuperare il calore prodotto dai fumi di scarico, abbattendo i consumi anche del 30% rispetto ai vecchi impianti tradizionali.

Le caldaie a biomassa (alimentate a pellet o scarti di lavorazione del legno) comportano un investimento iniziale leggermente più alto, ma consentono di abbattere il costo del combustibile di circa il 50%.

Se invece si è orientati verso soluzioni elettriche, potremmo considerare una pompa di calore, che recupera energia termica dall’aria esterna (o dal suolo) ed è in grado di garantire sia riscaldamento sia raffrescamento.

Alla luce di quanto scritto una A2A caldaia può rappresentare una scelta equilibrata, soprattutto quando si cerca una soluzione affidabile che integri servizi di assistenza qualificata.

Installazione nuova caldaia: come procedere

Per effettuare (anzi, far effettuare) l’installazione in modo corretto, è necessario prima di tutto richiedere un sopralluogo a un tecnico qualificato, al fine di valutare le caratteristiche dell’impianto esistente, la tipologia di combustibile utilizzato e gli spazi disponibili.

La rimozione della vecchia caldaia, lo smaltimento e la successiva installazione del nuovo generatore di calore devono essere svolti da professionisti abilitati, al fine di garantire conformità alle normative vigenti.

Una volta che è stato scelto il modello ideale (che sia a condensazione, ibrido o a biomassa), potrebbe essere importante dotarsi di accessori domotici come termostati e valvole smart per ottimizzare ulteriormente i consumi. Con un impianto più moderno, infatti, sarà possibile regolare la temperatura da remoto, impostare fasce orarie specifiche e ridurre al minimo gli sprechi di energia (e di soldi).

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