“Per alcuni anni, prima di addormentarmi
ho sperato sarebbe venuto a prendermi
come davanti al portone della scuola
quando gli consegnavo la cartella
e m’aggrappavo al suo braccio.
Sarebbe stato là, sul marciapiede,
m’illudevo, distante da tutti e fumando,
ma niente, nemmeno la brace della sigaretta
a luccicare nel buoi dove lo immaginavo.
Poi in un’alba livida e piena di vento,
quando ormai non ci contavo più,
si è aperta e richiusa la porta dove dormivo
e l’ho vist0: era lì, ai piedi del letto,
che mi aspettava fumando.”
Con questa poesia, scritta da Stefano Simoncelli in “Hotel degli introvabili Italic Pequod”, i familiari danno l’annuncio della morte del poeta di Cesenatico.
Un manifesto funebre che colpisce il sentimento più profondo.
Domani (mercoledì 21 maggio) alle 14 verrà allestita la camera ardente con il feretro di Stefano Simoncelli nella Sala la Legnaia) di Casa Moretti. La camera ardente rimarrà aperta fino alle 20.
Giovedì 22 maggio la camera ardente aprirà alle 10 fino all’inizio delle esequie, previsto per le 15.

Questo l’ultimo saluto che Cesenatico darà a Stefano Simoncelli – poeta, intellettuale e finalista al Premio Strega Poesia nel 2023 con “Sotto falso nome” – che si è spento oggi a 75 anni.