L’Emilia-Romagna (15,40%), nel 2024, è stata la seconda regione d’Italia maggiormente colpita dai ransomware.
Si tratta di programmi dannosi che bloccano l’accesso a dati e informazioni presenti nei dispositivi informatici, richiedendo il pagamento di un riscatto per ripristinarne l’accesso.
A livello mondiale, altrettanto, l’Italia è stata il 4° paese più interessato dai ransomware, dopo Stati Uniti, Regno Unito, Canada e prima della Germania. A livello italiano, gli attacchi ransomware hanno colpito aziende nei settori Manifatturiero (32,5%), Consulenza (9%), IT (7,5%), Trasporti (7,5%) e Costruzioni (6,5%).

I dati sono riportati nell’Y-Report 2025 di Yarix (Var Group), una delle principali realtà italiane nel campo della cybersecurity, che dalla sede principale di Treviso coordina attività di ricerca, sviluppo e risposta agli incidenti informatici.
Nel report, anche un riscontro sugli eventi di sicurezza (485 mila , +56% rispetto al 2023) e degli incidenti che hanno impattato la sicurezza di dati o sistemi (141 mila, +70% sul 2023) in Italia nello scorso anno.
L’Italia è stato inoltre il 5° Paese più colpito dai gruppi hacktivisti durante il 2024, sia da collettivi filo-russi con motivazioni principalmente legate alla posizione italiana a supporto del governo di Kiev nel conflitto Russia-Ucraina, come in occasione del primo incontro del 2024 del G7 da Kiev, che da collettivi appartenenti all’area Asia-Pacifico, volti al sostegno della popolazione palestinese e dunque contrari al sostegno italiano ad Israele.