L’impressione che dai nostri balconi o da quelli di uffici e sedi pubbliche sventolino numerose bandiere con i colori della Palestina, non è solo un’impressione.
A confermarlo è Crestina De Ascentiis della direzione di “Adria Bandiere“, leader in fabbricazione di bandiere da oltre cinquant’anni.

“L’incremento non è stato di tantissimo ma da Pasqua, circa da un mese e mezzo a questa parte, le richieste sono aumentate”, conferma Cristina.

“Si tratta di bandiere economiche, di piccole o medie dimensioni e a richiederle sono privati che la espongono o distributori che a loro volta riforniscono amministrazioni pubbliche e/o associazioni”, prosegue De Ascentiis.

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“Non ho un ordine di grandezza preciso, ma saremo sulle 600/700 bandiere. Non arriviamo a un migliaio – chiosa la titolare di Adria Bandiere – le richieste arrivano principalmente dall’Italia, centro nord; a fine novembre scorso – inizio dicembre arrivò una richiesta dall’Olanda”.

Come si diceva, quindi, non solo un’illusione ottica ma una realtà: diverse sono, infatti, le manifestazioni organizzate Pro Palestina a fronte del genocidio che si sta consumando.

Sono diverse le tesi sul significato dei colori della bandiera della Palestina. Tra quelle che è possibile trovare in rete c’è questa.

I colori dovrebbero rappresentare il sangue versato per liberare il paese (rosso), la tristezza e il dolore provato durante il periodo dell’occupazione israeliana (nero), la pace del popolo palestinese prima dell’occupazione (bianco) e infine la terra della Palestina (verde).

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