“Le tende al mare” di quest’anno si confrontano con un grande patrimonio culturale e figurativo della Romagna e più in generale del mare Adriatico.
Le vele “al terzo”, utilizzate sulle barche dei pescatori sino alla metà del Novecento, e caratterizzate dai colori rosso, arancio, e giallo delle terre ocra con le quali erano dipinte per proteggerle e renderle più visibili.
L’occasione per il tema di quest’anno è la recente presentazione della candidatura dell’Arte della navigazione con vela latina e al terzo nella lista rappresentativa UNESCO del patrimonio immateriale, per la quale è stato determinante il ruolo svolto dal Museo della Marineria e da Cesenatico per la salvaguardia e valorizzazione di questa preziosa eredità culturale.
Le vele al terzo, inoltre, erano sempre contrassegnate da un simbolo proprio della famiglia del pescatore: sigle, disegni elementari come cerchi, dischi solari, croci, o più elaborati come disegni di animali, carte da gioco, eccetera, che diventano nel tempo una vera e propria “araldica popolare marinara”. Un tale patrimonio di colori e figure era ben noto ai pittori di fine Ottocento e inizio Novecento, che infatti raffigurano spesso le vele al terzo nelle loro vedute dei porti adriatici; ma era stato anche consapevolmente ripreso dagli artisti locali, ad esempio quelli che operavano nella rivista “La Piè”, come parte integrante di una “iconografia romagnola” che insieme ai classici elementi rurali vedeva presenti anche scene di vita marittima, come appunto barche e vele. Gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna – partner storico delle “tende al mare” – si sono così confrontati con un tema interessante sia dal punto di vista storico che figurativo, elaborando liberamente soggetti della tradizione; alle sedici tende dell’Accademia, se ne aggiungono quattro realizzate dagli ospiti del Centro socio-occupazionale de La Nuova Famiglia o.n.l.u.s. Cesenatico, anch’essi ormai veterani di questa manifestazione.
Un gioco figurativo e visivo, quello delle tende, capace ancora di coinvolgere il pubblico in un luogo decisamente originale e non canonico per l’arte, come quello della spiaggia di Cesenatico, a 28 anni dalla loro prima edizione insieme al Premio Nobel Dario Fo che inaugurò l’iniziativa nel 1998.
Com’è noto, le “tende al mare” vengono realizzate su tende confezionate artigianalmente sul modello di quelle utilizzate un tempo in spiaggia prima degli ombrelloni; la manifestazione si è poi affermata tra gli eventi estivi in ambito nazionale per l’originalità della formula, per la qualità delle proposte, e la capacità di far dialogare l’arte nelle sue variegate forme con il grande pubblico, a partire da una situazione totalmente informale come quella della spiaggia. Partner stabile e determinante dell’iniziativa è da sempre la Cooperativa Stabilimenti Balneari di Cesenatico, che garantisce ogni giorno l’alzata quotidiana delle tende e la loro sorveglianza; sempre grazie a loro, sarà possibile inoltre ammirare alcune tende delle precedenti edizioni allestite presso le altre spiagge libere di Cesenatico, a Ponente e Levante. Anche quest’anno l’asta delle tende al mare si svolgerà durante l’estate: chi vorrà proporre l’offerta d’acquisto di una tenda potrà farlo rivolgendosi alla Consulta del Volontariato di Cesenatico, che destinerà il ricavato a progetti sociali, al tel. 340-1811553.
L’inaugurazione delle Tende al Mare avrà luogo mercoledì 18 giugno 2025 alle 17:30 nella spiaggia libera antistante Piazza Andrea Costa e si troveranno qui fino al 7 settembre 2025.

«Le tende al mare sono una fra le tradizioni più belle di Cesenatico e sono le sentinelle dell’inizio della nostra estate perché non rappresentano solo una ricchezza culturale ma anche un vero e proprio servizio garantito dalla collaborazione con la Cooperativa Stabilimenti Balneari. Speriamo che alla fine dell’estate l’asta delle tende sia partecipata e ci possa aiutare a sostenere alcuni progetti sociali», le parole del sindaco Matteo Gozzoli.
«Non potevamo che dedicare questa edizione delle tende al mare alla candidatura della vela al terzo come patrimonio Unesco, una candidatura di cui il nostro Museo della Marineria è stato orgoglioso e prezioso capofila. Siamo felici delle opere che coloreranno la nostra spiaggia e non vediamo l’ora di svelarle alla città», il commento dell’assessore Emanuela Pedulli.