Sabato 12 luglio (ore 21), nella Sala Conferenze del Museo della Marineria, Monica Vincenzi incontrerà il pubblico con la prima presentazione del suo libro “Congiunzioni Geometriche”. L’autrice dialogherà con la giornalista e scrittrice Alma Perego.
L’evento è patrocinato dal Comune di Cesenatico.
Monica Vincenzi, pedagogista clinica e mediatrice relazionale, è anche scrittrice di numerosi libri scritti in collaborazione con il marito Luigi Casa, geologo e scrittore, che hanno suscitato interesse e ammirazione per i temi trattati sui vissuti di personaggi, per citarne alcuni significativi: Giuseppe Verdi e Federico Fellini.
Con questo nuovo libro, che presenta a firma unica, dal titolo “Congiunzioni Geometriche”, porta all’attenzione del pubblico la storia di una donna, Gioia, che vive un momento difficile della sua vita professionale, ma riesce a irradiare la sua forza di riscatto rendendo la narrazione corale e ricca di suggerimenti per avviare uno stile di vita che possa essere appagante nel percorso delle relazioni interpersonali.
La ricerca del recupero della propria identità è determinante nel corso della lettura dove sogni e simboli invadono gli spazi: ponti da attraversare, arcobaleni che infondono luce e serenità, leopardi che corrono nella savana, e una vocina interiore che insiste nell’essere ascoltata; solo la conoscenza e la condivisione dei valori personali restituiscono un inno d’insieme che accomuna i tanti personaggi che vivono con la protagonista la propria storia in continuo divenire.
L’arte in questo libro di Monica Vincenzi è il flusso conduttore che unisce un viaggio interiore alla contemplazione di capolavori artistici e gioielli architettonici di luoghi dove la storia ha lasciato un segno e parliamo di Parma, Mantova, Padova, Firenze, Milano, ma sono tanti altri i luoghi dove Gioia, storica dell’arte e pittrice, riesce a descrivere le geometrie che si collegano alle congiunzioni del messaggio umanistico che qui ha forte prevalenza, come è altrettanto forte il messaggio sui miti classici (Amore e Psiche docet!) che qui si contendono la scena nella splendida cornice di esemplari segni artistici.
