Questa volta, nella rete delle volanti del Presidio di Polizia di Cesenatico, è caduto un pescatore di frodo, in particolare di novellame di vongole veraci.
Nella notte di martedì 29 luglio, la volante del Presidio estivo di Polizia di Cesenatico, nonostante le strade fossero praticamente deserte a causa del maltempo, transitava in viale Carducci nella zona di Valverde, quando è riuscita a scorgere nel buio un individuo che stava risalendo dalla spiaggia.
Gli agenti, con l’intento di procedere al suo controllo e per accertarsi di cosa facesse alle 3.30 di notte in quel luogo e con quel tempo, si sono avvicinati, ma l’uomo, alla vista della pattuglia della Polizia, si è dato alla fuga. I poliziotti sono riusciti a raggiungerlo e placcarlo, nonostante la sua iniziale resistenza.
Il controllo ha permesso di recuperare un sacchetto di plastica, del quale l’uomo ha cercato di disfarsi, al cui interno è stato rinvenuta una muta da pesca.
A questo punto il soggetto, privo di documenti per l’identificazione, è stato accompagnato prima negli Uffici del Presidio di Polizia di Cesenatico, poi al Commissariato di Cesena per essere sottoposto a rilievi foto dattiloscopici che hanno restituito l’identità dell’uomo: un 25enne di nazionalità marocchina, residente nel ferrarese risultato essere in regola con le norme sul soggiorno.

Gli approfonditi accertamenti, partiti dal ritrovamento della muta da pesca, ha indotto gli agenti, pur non avendo materiale a conferma della tesi, a ritenere che si potesse trattare di un pescatore di frodo, in particolare di novellame di vongole, che consiste nella raccolta/rastrellamento delle vongole di piccole dimensioni, per poi utilizzarle come seme per l’allevamento. In pratica, il novellame di vongole veraci viene seminato nelle aree di allevamento, per poi essere raccolto dopo alcuni mesi, quando raggiungono la dimensione utile per la commercializzazione.
Purtroppo si tratta di un fenomeno che interessa anche la Riviera romagnola, dove i pescatori di frodo imperversano, incuranti del fatto che la loro illecita attività mette a rischio la sostenibilità della pesca.
Infatti, come noto, la pesca del novellame non è generalmente permessa, ma è soggetta a severe restrizioni e, in molti casi, è vietata per preservare le risorse ittiche. La pesca professionale del novellame richiede autorizzazioni specifiche e spesso è limitata a periodi dell’anno e aree ben definite perché, come facilmente intuibile, questa attività mette a rischio la sostenibilità della pesca.
Verosimilmente tale novellame di vongole veraci viene anche venduto all’estero con un lauto guadagno da parte di soggetti privi di scrupoli.
Le ricerche svolte dai poliziotti, la mattina seguente, non hanno permesso di recuperare altro materiale utilizzato per la pesca di frodo: rastrello per rastrellare le vongole dal fondale sabbioso o altro (tipo idrorasca) e nemmeno l’eventuale “bottino” della pesca, quasi sicuramente andata male a causa delle condizioni del mare.
Il cittadino marocchino, che conversando con gli agenti all’interno del Presidio di Polizia ha ammesso candidamente di essere andato a pesca del novellame, ma con esito negativo a causa delle condizioni del mare, è stato denunciato per violazione delle norme sugli stranieri, per non aver esibito i documenti di identità e per resistenza a pubblico ufficiale, per la fuga e il comportamento tenuto durante il controllo di polizia.
Al termine di tutte le verifiche, il giovane è stato allontanato e a suo carico sarà inviata al Questore della provincia di Forlì – Cesena la proposta di emissione del provvedimento di divieto di ritorno al Comune di Cesenatico.