La Polizia di Stato ha realizzato, nei giorni scorsi, una vasta operazione di polizia, coordinata dal Servizio centrale operativo (SCO), che si è conclusa ieri, domenica. Lo scopo era contrastare i fenomeni criminali connessi alla comunità cinese presente in Italia, con particolare riguardo ai delitti legati all’immigrazione clandestina, allo sfruttamento della prostituzione e del lavoro, alla contraffazione di prodotti, alla distribuzione di stupefacenti e alla detenzione abusiva di armi.
L’operazione ad “alto impatto”, con il supporto dei Reparti prevenzione crimine, ha visto coinvolta anche la Squadra mobile di Forlì Cesena.
Le attività operative sono state precedute da accurate indagini, svolte dalle Squadre mobili su impulso dello SCO, che hanno consentito di individuare le persone e i luoghi connessi allo svolgimento di attività illegali, con particolare riguardo alle attività produttive e agli esercizi commerciali gestiti da cinesi.

Le investigazioni svolte nel corso degli anni dalla Polizia di Stato hanno evidenziato che in Italia operano diversi gruppi delinquenziali cinesi composti, di norma, da soggetti accomunati dalla provenienza dalla stessa zona/ città della Repubblica popolare cinese.
Questi gruppi criminali sono diffusi in tutto il territorio nazionale, hanno contatti fra loro, sono autonomi, agiscono in particolare nelle regioni ove è più alta la presenza di cinesi stabilmente residenti in Italia, come ad esempio la Toscana.
Ciascun gruppo è formato da un numero di variabile di persone, in molti casi appartenenti allo stesso nucleo familiare, che commettono delitti quasi esclusivamente in danno di connazionali. Il vincolo di appartenenza delinquenziale al gruppo è molto stretto, con un radicato concetto di vendetta che può arrivare ad assumere il carattere della faida: i gruppi criminali cinesi, al pari delle mafie tradizionali, ricorrono, con estrema facilità alla intimidazione e/o alla violenza per raggiungere i loro obiettivi, praticando la regola dell’omertà e cercando di predominare il territorio ove operano.
Le attività investigative in corso su tutto il territorio nazionale e quelle di acquisizione di informazioni hanno confermato che la criminalità cinese gestisce i propri affari illeciti in un costante “dialogo” con altri gruppi di nazionalità diverse, anche italiani. Tale dialogo permette di spartire affari e territori di interesse.
Per quanto riguarda il territorio della Provincia di Forlì-Cesena, sono stati svolti dei controlli in aree “sensibili”. In particolare personale della Squadra Mobile, del Commissariato di Cesena e del Presidio di Polizia di Cesenatico hanno controllato bar, esercizi pubblici, centri massaggi ed attività produttive. Complessivamente sono state identificate 136 persone, controllate 15 attività e sono state elevate sanzioni per irregolarità ambientali e per la sicurezza sui luoghi di lavoro.
La descritta attività si colloca nella più ampia progettualità operativa “Squadra mobile”, intrapresa dallo SCO a partire dal 2023, già applicata con riferimento ad ulteriori ambiti di contrasto della criminalità, tra cui si segnala la devianza giovanile, lo sfruttamento della manodopera, il gioco illegale, la prostituzione, il furto di autoveicoli e le irregolarità nelle procedure di ingresso disciplinate dal c.d. Decreto Flussi.