Un euro e settantacinque, il costo del ticket del calcolo indiretto del colesterolo Ldl (cosiddetto colesterolo “cattivo”).
Si accende così la polemica, sollevata dal consigliere regionale di rete civica Marco Mastacchi, che ha depositato in Regione un’ interrogazione per chiedere spiegazioni. Tutto ciò a fronte anche del fatto che «Nel nomenclatore tariffario della Regione — scrive Mastacchi nell’atto — è apparsa recentemente la voce “Colesterolo Ldl indiretto” come nuova prestazione. Il colesterolo Ldl indiretto non è un esame diagnostico autonomo, ma prescrivibile esclusivamente in associazione con le prestazioni di colesterolo Hdl, colesterolo totale e trigliceridi. Il suo risultato è un semplice e banale calcolo basato sui valori di questi ultimi», come si legge sul Corriere della Sera.
Ed inoltre, è un calcolo che «di norma viene già eseguito dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta anche tramite software automatici e non comporta costi aggiuntivi per il sistema sanitario regionale. È cosa nota persino ai pazienti che spesso si recano dal medico curante avendolo già eseguito in autonomia» – le conclusioni al Corriere della Sera.

L’informativa relativa all’avvio dell’erogazione della prestazione, aggiunge ancora il consigliere civico, è stata trasmessa ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta il 25 giugno di quest’anno.
Non ha tardato ad arrivare la replica di Via Aldo Moro che conferma sì il costo della prestazione specificando, tuttavia, che si tratta di una scelta del Governo Meloni e che la nomenclatura del calcolo indiretto del colesterolo Ldl era già stato inserito a luglio 2024 e secondo indicazioni del ministero della salute.
La Regione Emilia Romagna ha inoltre fatto sapere che era stata chiesta una tariffa più bassa, poi non ottenuta.
Ulteriore rassicurazione è relativa al fatto che nella maggior parte dei laboratori di analisi dell’Emilia – Romagna il colesterolo si calcola con determinazione diretta e dunque senza costi aggiuntivi per l’utente.