La sera dello scorso 11 agosto, durante un servizio del controllo del territorio, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cesenatico hanno intercettato un’autovettura, con due persone a bordo, che stava percorrendo una zona appartata del lungomare di Cesenatico, effettuando manovre sospette.
I militari hanno così deciso di fermare la vettura per un controllo più approfondito e immediatamente hanno notato un certo nervosismo da parte degli occupanti, due uomini provenienti da fuori regione. In particolare il conducente, già noto per precedenti vicende penali, era stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, rifiuto di sottoporsi agli accertamenti sulle sostanze stupefacenti e sanzionato amministrativamente per guida con patente revocata, con conseguente sequestro del veicolo per la successiva confisca.
Sottoposto il veicolo a controlli più approfonditi, era stato rinvenuto, nel bagagliaio, un compressore elettrico, che dai successivi accertamenti risultava essere stato asportato poco prima da un cantiere edile di Cesenatico e che era stato poi restituito al legittimo proprietario; circostanza per la quale entrambi gli occupanti dell’auto erano stati denunciati alla Procura della Repubblica di Forlì, quali presunti autori del reato di furto aggravato in concorso.


Le successive indagini dei militari del Nucleo Operativo, dirette e coordinate dalla Procura di Forlì, hanno poi consentito di ricostruire gli eventi, acquisendo una serie di ulteriori elementi che hanno permesso di individuare la restante refurtiva.
Nella mattinata di martedì 9 settembre, i carabinieri, sulla base dei risultati investigativi prodotti e delegati dalla Procura Forlivese, hanno eseguito un decreto di perquisizione in una località della provincia di Ravenna, dove è stata trovata e recuperata tutta la restante attrezzatura sottratta dal cantiere edile di Cesenatico, tra cui macchinari costosi, per un valore di circa 15.000 euro.
Tutta la merce recuperata era nella disponibilità di un imprenditore che ha riferito di averla acquistata proprio dai due indagati, dichiarandosi all’oscuro della provenienza furtiva della merce. Il materiale, interamente recuperato dai carabinieri di Cesenatico, è stato restituito ai legittimi proprietari.