La direttiva Bolkestein entra nel vivo anche a Cesenatico, dove il Comune si sta già organizzando per la messa a gara delle concessioni balneari a partire dal 2026. Un anno cruciale, che potrebbe cambiare radicalmente la costa italiana: l’ultima proroga concessa dal Governo diventerà infatti operativa solo nel 2027, ma i Comuni dovranno muoversi in anticipo.
“Siamo di fronte a un vero e proprio abbandono da parte del Governo”, spiega l’assessore al bilancio Jacopo Agostini, sottolineando come l’esecutivo abbia fornito soltanto indicazioni di massima, rinviando ai decreti ministeriali (mai emanati) la definizione dei canoni e degli indennizzi.
A Cesenatico, dunque, la responsabilità ricade direttamente sull’amministrazione comunale, che ha già istituito un gruppo di lavoro con i vari uffici comunali coinvolti. È stato incaricato un consulente legale per la redazione dei bandi e, successivamente, sarà individuato anche un consulente esterno per l’analisi economico-finanziaria complessiva.

Si parla di numeri importanti: circa 170 stabilimenti balneari dovranno essere interessati dai futuri bandi. Una mole di lavoro significativa che evidenzia come la messa a gara delle concessioni demaniali sia ormai sempre più vicina.
Il 2026 si annuncia quindi come un anno decisivo per il futuro delle spiagge di Cesenatico e per la gestione degli stabilimenti balneari lungo tutta la costa adriatica, con la direttiva Bolkestein pronta a ridisegnare l’equilibrio tra operatori storici e nuovi concorrenti.