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Abiti usati accatastati in città

Un persistente problema di gestione dei cassonetti per abiti usati sta causando disservizi a Cesenatico. Cumuli di vestiti accatastati all’esterno dei contenitori, non svuotati regolarmente, danneggiano il decoro urbano e scoraggiano la donazione di indumenti in buono stato. La situazione solleva anche interrogativi sulla cultura del fast fashion. Una situazione simile è anche in alcuni punti di Cesena.

cassonetti abiti
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Abiti usati accatastati

La scena si ripete con preoccupante regolarità: i cassonetti per la raccolta di indumenti usati nei quartieri di Cesenatico sono spesso stracolmi, con vestiti e sacchi depositati o gettati in malo modo tutto intorno. È una pessima immagine per residenti e turisti, specialmente in luoghi come via Saffi, all’altezza della caserma dei vigili del fuoco, dove la situazione ha raggiunto livelli deprecabili.

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Disservizio e mancanza di decorso urbano

Oltre al danno estetico, la mancanza di un servizio di svuotamento efficiente compromette l’obiettivo della raccolta abiti usati. I cittadini che hanno capi in buone condizioni e vorrebbero donarli per allungarne la vita spesso desistono di fronte ai contenitori pieni, preferendo tenere gli indumenti in casa piuttosto che abbandonarli a terra. Altri, purtroppo, non hanno la stessa attenzione, contribuendo a formare i cumuli di vestiti visibili in molti punti della città.

La situazione non è limitata a Cesenatico. Anche a Cesena si registrano scene analoghe, con cassonetti pieni e indumenti abbandonati in terra, un segnale che il problema è di più ampia portata territoriale e logistica. Nell’app di Hera, il rifiutologo, è possibile individuare tutti i cassonetti di questo tipo, ma è difficile che un cittadino si metta a fare il tour della città per trovare un cassonetto vuoto.

Fast Fashion e raccolta abiti: una riflessione necessaria

Queste immagini di abiti scartati in abbondanza spingono a riflettere sul fenomeno del fast fashion. L’abitudine a comprare prodotti di qualità incerta, destinati a essere “buttati” in poco tempo, genera enormi quantità di rifiuti tessili. Se il sistema di raccolta degli indumenti usati non è in grado di gestire neanche l’attuale flusso, il rischio è che questi abiti vadano ad accumulare pile in discarica o finiscano in mercatini a prezzi stracciati con destinazioni incerte, aggravando l’impatto ambientale di un modello di consumo insostenibile.

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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