Pare svanito nel nulla Jamel Mallak, il cittadino tunisino fuggito dalla sorveglianza della Polizia di Venezia. L’uomo era in fase di trasferimento verso il Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) di Bari, destinato all’espulsione dal territorio nazionale.
La fuga è avvenuta nell’area di servizio della Valle Rubicone sull’autostrada A14 il 23 settembre scorso. Il fuggiasco ha approfittato della sosta per far perdere le proprie tracce, scappando nei campi adiacenti.

La caccia all’uomo
Subito dopo l’allarme è scattata una vasta caccia all’uomo che ha coinvolto per giorni più pattuglie di numerosi corpi della forze dell’ordine; fu attivato anche l’elicottero della polizia. Le ricerche si sono concentrate nelle aree limitrofe, inclusa la zona di via Calcinaro a Cesena e i canneti in via Pisignano, ma non ci furono esiti.
Si presume che il fuggiasco, privo di documenti e soldi, possa essere salito su un mezzo e aver utilizzato vie secondarie. Inizialmente si era temuto che fosse armato, ma questa tesi è stata smentita.
Interrogativi aperti
Nonostante l’impegno delle forze dell’ordine, l’uomo risulta al momento irreperibile. Restano aperti gli interrogativi sulle sue attuali strategie: come riesce a muoversi senza mezzi e soldi e dove può trovare rifugio, soprattutto con l’abbassarsi delle temperature autunnali?