Camion scoperchiati, proposte e soluzioni per il traffico
L’ennesimo incidente (il secondo in poco più una settimana) che ha visto un camion incastrarsi sotto il sottopasso di Viale Trento ha riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale e l’efficacia della segnaletica in quest’importante arteria di accesso alla città. L’evento ha causato ovvi disagi al traffico, reso ancora più critico dalla chiusura del Ponte del Gatto.
Il limite di altezza del sottopasso è di 3.20 metri. Nonostante la presenza di cartelli sia sulla Statale che lungo lo svincolo, la frequenza degli incidenti suggerisce una problematica più profonda. Molti lettori hanno proposto delle soluzioni partendo dalla costatazione del fatto che, una volta imboccata la via, non esistono alternative per i mezzi fuori misura.
Proposte dalla cittadinanza per evitare nuovi blocchi
Dalle discussioni emerse sui social, sono state avanzate diverse soluzioni per prevenire il ripetersi di questi episodi e minimizzare l’impatto sul traffico di Viale Trento:
Sbarre con catene di segnalazione (Sistema Anti-Sforamento): l’idea più gettonata è l’installazione di una struttura con catene o listelli (già presente, ad esempio, all’ingresso della rotonda del sottopasso della ferrovia provenendo dal mare). Questo sistema pendente segnalerebbe fisicamente, e in anticipo, lo sforamento del limite di altezza del camion prima che raggiunga il punto critico.
Segnaletica orizzontale rossa: si propone l’utilizzo di vernice rossa sull’asfalto in prossimità del sottopasso, indicando chiaramente il limite di altezza (3.20 mt).
Dissuasore acustico: un sistema che attivi un segnale sonoro in caso di rilevamento di un mezzo troppo alto.
Telecamere di controllo: installazione di telecamere in prossimità della segnaletica dei limiti per monitorare l’attenzione dei camionisti alla guida e verificare l’efficacia dei cartelli esistenti.
Con questo servizio non si vuole puntare il dito contro l’autista quanto trovare una rosa di proposte per evitare che quanto accaduto succeda ancora.