Un momento di riflessione di fine stagione. Un incontro organizzato da Adac Cesenatico e alla presenza di tutte le categorie economiche della città leonradesca. A prendere la parola il presidente degli albergatori Adac, Alfonso Maini, con la sua relazione di fine estate 2025.
Una stagione di transizione: tra luci e ombre
È appena terminata una stagione che definirei anomala e selettiva, con luci e ombre. Una stagione che impone riflessioni importanti. Ora dobbiamo decidere: vogliamo limitarci a resistere o vogliamo finalmente tornare a crescere, rinnovando un sistema e un modello che mostrano segni di stanchezza?
Quando parliamo di turismo, parliamo in realtà di sviluppo economico e sociale per l’intero territorio, perché il turismo non riguarda solo gli hotel, ma anche:
- il commercio,
- l’artigianato,
- i pubblici esercizi,
- il lavoro stagionale,
- il decoro urbano,
- la mobilità,
- e la qualità della vita dei residenti.
Cesenatico è una città turistica a tutti gli effetti. Ogni comparto vive di turismo, anche quando non se ne rende conto – direttamente o indirettamente.
Le istituzioni: partner Attivi, non solo amministratori
Oggi chiediamo alle istituzioni di assumere un ruolo di partner attivi, non limitandosi ad essere semplici amministratori di Comune o Regione.
Serve una politica che:
- ascolti con maggiore attenzione le esigenze del territorio;
- sostenga concretamente le piccole e medie imprese;
- soprattutto, agisca con decisione, rapidità e snellendo la burocrazia, un tema ricorrente in ogni confronto politico, ma che purtroppo rimane complesso e inefficiente.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma non possiamo farlo da soli. Oggi più che mai è necessario un progetto di riqualificazione integrato della costa, che vada da Cattolica ai Lidi Ravennati, estendendosi dal mare all’entroterra.
La singola destinazione, da sola, non può più competere: è il territorio nel suo complesso che fa la differenza, e per questo occorre una coordinazione efficace e una visione strategica ampia.
Investire per qualificare: con regole chiare
Il settore ricettivo di Cesenatico è composto da centinaia di imprese familiari.
Negli anni ’90 avevamo 441 attività ricettive, oggi ne restano 293, per un totale di 18552 posti letto, un indotto stimato in 15,16 % del Pil. Tutte queste imprese, insieme alle altre attività economiche, hanno costruito l’identità turistica di Cesenatico.
Ma oggi siamo a un bivio di non ritorno. Quello che abbiamo non è sufficiente per affrontare il futuro. Il Covid ha modificato il sistema e noi dobbiamo prenderne atto e cambiare per poter proseguire: bisogna fare di più.
- La stagionalità, con appena 100 giorni effettivi di operatività, espone le imprese turistiche a criticità significative: la burocrazia è la stessa di chi opera tutto l’anno, ma con tempi, risorse e opportunità fortemente ridotti.
Tutto deve essere gestito e risolto in un periodo limitato, sia sul piano organizzativo che economico, comprimendo sempre più i margini di redditività e mettendo a rischio la sostenibilità stessa delle attività. - E’ sempre più difficile trovare personale qualificato, le scuole del settore danno poca attenzione alla formazione di chi sceglie questo lavoro ,
- E ‘troppo costoso formare lavoratori che arrivano da paesi esteri spesso non allineati con le nostre tradizioni e standard qualitativi
- E’ troppo complesso garantire qualità nei servizi perché non vi sono risorse sufficienti
Cosa chiediamo?
- Si propone l’introduzione di sgravi fiscali dedicati ai lavoratori stagionali e di incentivi mirati per favorire l’assunzione dei giovani a partire dai 16 anni. Ogni anno cresce il numero di ragazzi che desiderano avvicinarsi al mondo del lavoro turistico: un segnale positivo che deve essere valorizzato e sostenuto attraverso politiche attive e strumenti incentivanti.
- Si propone l’istituzione di una Task Force Comunale con il compito di supportare e facilitare gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione delle strutture ricettive presenti sul territorio. Tale organismo avrà la finalità di snellire i procedimenti amministrativi, semplificare la burocrazia, e favorire la riduzione degli oneri urbanistici, in un’ottica di promozione dello sviluppo turistico sostenibile e della valorizzazione del patrimonio edilizio esistente.
- All’interno della Task Force serve la figura di un tutor specializzato in materia alberghiera, per assistere gli operatori del settore lungo l’intero iter amministrativo, fornendo supporto tecnico e facilitando il coordinamento tra le diverse strutture comunali coinvolte.
- Si propone di attivare strumenti finanziari dedicati alle imprese che intendono ristrutturare o ammodernare le proprie strutture ricettive. Non si chiedono contributi a fondo perduto, ma progetti congiunti tra pubblico e privato e l’accesso a fondi agevolati.
- Si propone una nuova classificazione delle strutture ricettive, basata su criteri moderni di qualità, innovazione e competitività internazionale.
L’obiettivo è aggiornare gli standard per rendere l’offerta turistica più qualificata, attrattiva e in linea con le migliori realtà europee. - Si propone una revisione del Piano Urbanistico Generale (PUG) e dei regolamenti edilizi comunali al fine di superare le attuali criticità nei rapporti tra pubblico e privato e favorire gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione delle strutture esistenti. L’obiettivo è creare un quadro normativo più chiaro, flessibile e orientato allo sviluppo sostenibile del territorio.
La gestione del turismo richiede competenze specifiche, una visione strategica di respiro nazionale e internazionale e risorse adeguate per la pianificazione e la promozione del territorio. In tale contesto, la Destination Management Organization (DMO) di Cesenatico rappresenta uno strumento fondamentale che deve essere rafforzato nelle sue funzioni, dotato di maggiori risorse, competenze e capacità operative, al fine di sviluppare strategie efficaci di promo-commercializzazione e portare eventi per destagionalizzare. La partecipazione agli eventi di settore, come il TTG di Rimini, evidenzia l’urgenza di una programmazione anticipata e coordinata, in grado di rispondere alle richieste degli operatori già orientate alle stagioni turistiche future.
Serve coordinamento territoriale sulla promozione, perché oggi il turista cerca esperienze.

Sostegno al commercio e all’artigianato
Il turismo genera ricadute economiche su più settori: il visitatore non solo soggiorna nelle strutture ricettive, ma acquista nei negozi, consuma nei ristoranti e usufruisce della spiaggia , utilizza i servizi locali. Nonostante ciò, il commercio e l’artigianato si trovano spesso ad operare in condizioni difficili, a causa di costi elevati, burocrazia complessa, concorrenza sleale e canoni di locazione non sostenibili.
Tali criticità rischiano di favorire l’ingresso di società estere che indeboliscono il tessuto economico locale.
Si ritiene pertanto necessario attuare interventi urgenti e mirati, tra cui:
- la riqualificazione dei centri commerciali naturali (Zadina, Valverde, Villamarina, Ponente), contrastando la proliferazione dei grandi centri commerciali;
- incentivi fiscali per le attività aperte tutto l’anno o che intendono prolungare la stagione turistica;
- il rilancio dell’artigianato locale come elemento distintivo e di attrazione turistica;
- la valorizzazione della città come luogo di intrattenimento serale, favorendo iniziative legate a musica, cultura e socialità.
Tessuto sociale: un turismo che rispetta la città
Un turismo sano è quello che vive in equilibrio con la comunità locale e ne valorizza l’identità durante tutto l’anno. Oggi il rischio è che la città si spopoli nei mesi autunnali e invernali, mentre i residenti si sentano spettatori anziché protagonisti dello sviluppo turistico.
È necessario promuovere un modello di turismo che:
- generi occupazione stabile e di qualità, non soltanto stagionale o precaria;
- rispetti i quartieri, gli spazi verdi, la quiete pubblica e la vita dei cittadini;
- offra ai giovani reali opportunità di crescita e formazione professionale;
- assicuri alloggi dignitosi e accessibili ai lavoratori stagionali;
- preveda percorsi di formazione rapida, in collaborazione con scuole, enti di formazione e agenzie per il lavoro.
Non è possibile colmare la carenza di personale se non si creano condizioni attrattive e sostenibili per chi vive e lavora nella città.
In diverse località turistiche sono già attivi servizi gratuiti dedicati ai lavoratori stagionali, come alloggi convenzionati, parcheggi gratuiti e utilizzo senza costi dei mezzi pubblici, a supporto di chi si trasferisce temporaneamente nelle aree turistiche per motivi di lavoro.
Mobilità e accessibilità: una sfida per Cesenatico
Cesenatico presenta attualmente diverse criticità in termini di raggiungibilità e mobilità:
- la Strada Statale 16 è rimasta sostanzialmente invariata dal 1979, senza adeguamenti né pianificazioni future;
- la metropolitana di superficie Rimini-Ravenna resta ancora una proposta non realizzata;
- la E45 versa in condizioni precarie, compromettendo la sicurezza e la fluidità del traffico;
- il nodo autostradale di Bologna rappresenta oggi una criticità rilevante per chi raggiunge Cesenatico dal Nord Italia; è necessario un intervento urgente per migliorare la viabilità.
- la Strada Statale 309 Romea riveste un ruolo strategico, soprattutto per i flussi turistici provenienti dal Nord Europa, ma necessita di un piano di potenziamento.
Per migliorare l’accessibilità e favorire lo sviluppo turistico sostenibile, si rendono necessari:
- il potenziamento dei collegamenti ferroviari, con treni estivi dedicati e corse dirette dai Paesi nord-europei;
- maggiori connessioni con gli aeroporti di Forlì, Rimini e Bologna;
- un sistema di trasporto pubblico locale esteso, attivo anche nelle ore serali;
- l’istituzione di zone pedonali serali sul lungomare durante l’alta stagione;
- l’implementazione del progetto di eco-sostenibilità siglato con Comune, ADAC e Hera;
- la realizzazione di parcheggi strutturati, navette efficienti e la diffusione di mezzi di mobilità dolce, come biciclette in condivisione.
È fondamentale adottare una visione integrata, moderna e lungimirante, poiché una destinazione turistica ecosostenibile è oggi tra le più competitive e apprezzate.
Promozione internazionale: la necessità di un impegno deciso
Il turismo straniero a Cesenatico è ancora troppo limitato e lontano dai livelli raggiunti nel periodo pre-Covid. Si registra una crescita insufficiente sui principali mercati di riferimento, quali Germania, Francia, Svizzera, Paesi Scandinavi, mentre si evidenzia una significativa perdita del ceto medio italiano, storicamente pilastro fondamentale dell’economia turistica locale.
Il contesto attuale, caratterizzato dal caro vita e da mutamenti nelle preferenze dei viaggiatori, solleva interrogativi sulla capacità del nostro prodotto turistico di mantenere la propria attrattività.
È pertanto indispensabile promuovere un investimento massiccio e strategico nella promozione internazionale, volto a recuperare quote di mercato e a rafforzare l’immagine di Cesenatico come destinazione turistica di eccellenza.
Urbanistica e decoro: riqualificare per rigenerare
Le colonie abbandonate rappresentano una ferita aperta e inaccettabile per la città, simbolo di un degrado urbano che mina la qualità della vita e l’immagine di Cesenatico. Numerose aree urbane versano in condizioni di degrado grave, richiedendo interventi urgenti e risolutivi.
È indispensabile adottare misure concrete e coraggiose, tra cui:
- l’introduzione di norme regionali che incentivino la demolizione degli immobili fatiscenti, anche senza obbligo di ricostruzione immediata, attraverso sgravi fiscali significativi o, ancor meglio, l’azzeramento dell’IMU;
- la realizzazione di un piano serio e strutturato per il verde pubblico, con una gestione continuativa e rigorosa;
- il riconoscimento di una dignità urbanistica piena per tutte le frazioni, garantendo interventi essenziali come il rifacimento dei marciapiedi e l’adeguamento dell’illuminazione pubblica.
- Cesenatico possiede un grande potenziale turistico, come dimostra l’interesse crescente, nell’ultimo anno, da parte di diversi fondi pronti a investire sul territorio. È proprio qui che si gioca la differenza: serve coraggio nelle decisioni e una visione chiara. Questa opportunità non deve essere sprecata — è il momento di agire con determinazione per rigenerare la città e valorizzarne il decoro urbano.
Conclusione
Oggi non chiediamo solo attenzione, ma una presa di posizione politica chiara e decisa. È il momento di cambiare passo, perché in assenza di azioni concrete si rischia di perdere terreno prezioso.
Come associazione albergatori di Cesenatico:
- ci mettiamo a disposizione per costituire un tavolo permanente dedicato al futuro del turismo;
- per coinvolgere tutte le realtà economiche del territorio;
- perché crediamo fermamente che un cambiamento sia possibile e imprescindibile.
- Tuttavia, questo tavolo deve essere concreto, rappresentativo e realmente ascoltato da tutte le parti coinvolte.
La città è pronta. Le imprese sono pronte. Ora spetta alle istituzioni rispondere con coraggio, visione e responsabilità, per costruire insieme il futuro che Cesenatico merita.
- Il dialogo tra pubblico e privato non è più una scelta, ma una necessità: la politica deve saper ascoltare, e il mondo produttivo deve saper proporre.
Solo nella collaborazione e nella fiducia reciproca potremo affrontare le sfide che ci attendono. - Cesenatico ha le energie, le idee e le persone giuste per tornare a essere un modello di sviluppo e di bellezza.
Sta a noi, insieme, trasformare questa visione in realtà.