Operazione Antibracconaggio
Maxi sequestro di reti da pesca. Nella mattinata di oggi, martedì, il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Cesenatico ha condotto un’importante operazione di vigilanza e controllo che ha portato alla rimozione e al sequestro di un ingente quantitativo di attrezzi da pesca collocati abusivamente in mare.
L’attività, che si inquadra nelle operazioni di contrasto alla pesca illegale, è stata svolta con la preziosa collaborazione della Cooperativa Bagnini di Cesenatico, il cui supporto è stato fondamentale per operare con efficacia nelle aree di basso fondale prossime alla costa.

I dettagli dei rinvenimenti
L’attività di controllo ha portato al ritrovamento di oltre un chilometro di reti da pesca e altri attrezzi non regolamentari in due distinti tratti di costa:
- Tra la Colonia AGIP e l’Istituto Alberghiero:
- È stata rinvenuta una rete da posta della lunghezza complessiva di circa 600 metri.
- La rete era priva di elementi identificativi e segnalata solo con galleggianti artigianali non conformi alla normativa. L’attrezzo si trovava all’interno della barriera frangiflutti, a circa 200 metri dalla linea di costa.
- Località Valverde in corrispondenza del Bagno Bahamas:
- Sono stati individuati circa 400 metri di rete da posta abusiva e 3 nasse, tutte collocate irregolarmente.

Tutela Ambientale e Sicurezza
Tutti gli attrezzi sequestrati erano potenzialmente pericolosi per la sicurezza della navigazione e dannosi per l’ambiente e le risorse ittiche. Sono stati prontamente rimossi e posti sotto sequestro.
La Guardia Costiera ribadisce che l’utilizzo non autorizzato di attrezzi da pesca costituisce una grave violazione delle normative nazionali ed europee vigenti, e può comportare l’irrogazione di sanzioni amministrative e penali. L’operazione è finalizzata alla tutela delle risorse ittiche, alla salvaguardia dell’ambiente marino e al mantenimento della legalità nel comparto pesca.
La rete da posta
Le reti da posta sono un tipo di rete con le maglie molto strette e fini che vengono calate in mare in un punto preciso e restano lì fino a quando non vengono salpate per controllare il pescato che è rimasto incastrato al suo interno.