GD Cesena: “Più ANPI per una scuola libera e antifascista”
Non si fa attendere la replica dei Giovani Democratici. Rispondono alla nota di Azione Studentesca (a questo link) che aveva denunciato “un indottrinamento” al liceo Da Vinci di Cesenatico.
“Azione Studentesca Forlì-Cesena, lista scolastica di riferimento di Gioventù Nazionale e Fratelli d’Italia, ha chiesto che l’ANPI venga esclusa dalle scuole, dopo l’evento organizzato con il consenso dei docenti e promosso dall’associazione e dalla Rete Democratica Antifascista di Cesenatico che aveva come tema la liberazione della città dal nazi-fascismo, presso l’istituto “Leonardo Da Vinci” di Cesenatico”. Inizia così la nota di risposta dei Giovani Democratici della Federazione di Cesena non ci stanno e replicano.

La replica
“Se raccontare gli orrori della seconda guerra mondiale, dell’oppressione e dei massacri perpetrati per vent’anni dalla dittatura fascista porta Gioventù Nazionale e Azione Studentesca a dichiarare: “Fuori l’ANPI dalle Scuole”, il cesenaticense segretario dei Giovani Democratici della Federazione di Cesena Matteo Cantoni dichiara: “Noi non ci stiamo, e rilanciamo: Più ANPI nelle scuole!”.
“Più ANPI vuol dire più memoria storica, più libertà e più rispetto della Costituzione. Che risulta, tra l’altro, essere uno dei valori che la scuola Pubblica deve portare avanti. La nostra Costituzione è la più bella del mondo, è il cuore della nostra democrazia e il frutto della Resistenza e dell’antifascismo. Come diceva Piero Calamandrei: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati”.
La citazione
“Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra costituzione. Secondo Gioventù Nazionale e Azione Studentesca chi dovrebbe parlare di quel periodo storico? Qualche storico revisionista che dice che ad Auschwitz non c’erano le camere a gas? O forse una ministra della Repubblica che definisce “gite” i Viaggi della Memoria?”.
“Questo non può che confermare, per l’ennesima volta, che la destra non è ancora in grado di ammettere che il fascismo abbia portato morte, distruzione e soppressione della libertà. Di capire quale fosse la parte giusta della storia, quella dei partigiani, e quale quella criminale, quella dei seguaci di Mussolini e di Hitler”.
“Se Gioventù Nazionale e Azione Studentesca sono contrari alla presenza nelle scuole della memoria, della libertà e della Costituzione, lo dicano apertamente. Noi saremo sempre dall’altra parte.” – continua Cantoni
“Ciò che speriamo – conclude Cantoni – è che l’attacco che viene da organizzazioni del maggiore partito di Governo del Paese, non porti a ritorsioni o a timori futuri nel continuare a rendere la scuola sempre più un luogo di confronto e dibattito democratico”.