La posizione del centrodestra di Cesenatico è netta: “Chiudere il cuore della città oltre una settimana prima del ‘Pesce fa Festa‘ è un errore che colpisce proprio chi tiene in piedi il tessuto urbano nei mesi più difficili”.
Decine di posti auto cancellati in poche ore (“dalle 7 di giovedì c’erano già i carroattrezzi pronti…”), deviazioni e restringimenti che paralizzano le consegne e tagliano i flussi dei clienti: “Così – dicono – non è una festa, è un cantiere a cielo aperto”.
“Nel 2025 — sottolineano lista civica per Buda, Fratelli d’Italia e Lega — è inconcepibile non disporre di piani e strumenti per allestire in tempi ristretti, a fasi, senza trasformare per giorni la città in un labirinto”.
Secondo il centrodestra di Cesenatico “il capitolo rifiuti è il simbolo del corto circuito: bidoni dell’immondizia chiusi con il fil di ferro e nessuna alternativa a portata di mano. Che cosa dovrebbe fare la gente, tenersi i sacchi in casa? E chi lavora con scarti quotidiani – bar, ristoranti, alimentari – come dovrebbe garantire igiene e decoro? Stessa domanda per i parcheggi: dove sostano residenti, dipendenti, fornitori? La risposta, oggi, è una sola: non c’è. E questo è inaccettabile”.
Lista civica per Buda, Fratelli d’Italia e Lega riconoscono che “la manifestazione richiami pubblico e generi economia”, ma non può ogni volta “comportare, specie d’inverno, un conto salatissimo per una parte della città. In questi giorni abbiamo registrato il malumore diffuso della gente che davvero non comprende per quale ragione, per un evento di tre giorni, il centro storico debba essere chiuso una settimana prima. Nulla da obiettare sull’evento – ribadiscono – ma l’impatto sulla città è del tutto sproporzionato”.
Il messaggio del centrodestra è chiaro: questa gestione “prendi o lascia” scarica i costi su residenti e negozianti, senza ascolto né dialogo. “È una scelta sbagliata perché evitabile – ribadiscono – esistono soluzioni logistiche meno invasive, cronoprogrammi più stretti, allestimenti per lotti, isole ecologiche temporanee. Non adottarle significa mancare di sensibilità e responsabilità”.
Per Buda, FdI e Lega, questa edizione di “Il Pesce fa Festa” parte con il piede sbagliato: “Decisioni assunte senza un vero confronto, disagi eccessivi, tolleranza zero per chi vive e lavora nel perimetro della festa. Se la priorità è davvero la città, allora si fermino i lavori inutilmente anticipati, si ripensi subito la logistica e si restituiscano spazi, servizi e dignità a residenti e attività”.

