La “Piadina” è di tutti: annullata la registrazione privata del marchio in Francia, storica vittoria per la Romagna
Il Consorzio della Piadina Romagnola IGP mette a segno un altro importante colpo nella sua battaglia per la tutela internazionale del prodotto simbolo della Romagna. La vittoria, questa volta, arriva da Parigi, dove l’Istituto Nazionale della Proprietà Industriale (INPI) ha dato ragione al Consorzio, annullando la registrazione privata del marchio “Piadina” detenuta da un’azienda svizzera.
La battaglia vinta a Parigi
Il contenzioso nasceva dal tentativo di una società elvetica di monopolizzare il termine “Piadina” in terra francese, registrandolo come proprio marchio anni fa. Il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola IGP ha subito contestato la mossa, sostenendo un principio fondamentale: il termine “Piadina” è generico, descrittivo del prodotto stesso, e come tale non può essere oggetto di registrazione privata.
Dopo un lungo iter legale, l’INPI di Parigi ha accolto il ricorso, segnando una netta inversione di rotta. Come ha espresso con grande soddisfazione il presidente Alfio Biagini, il Consorzio è riuscito a dimostrare, grazie a una dettagliata ricerca di mercato, che oggi in Francia la parola “piadina” identifica inequivocabilmente il celebre pane della Romagna. L’utilizzo esclusivo del marchio da parte dell’azienda svizzera sarebbe stato non solo in conflitto con la denominazione Piadina Romagnola IGP, ma avrebbe anche creato confusione e potenziale inganno per il consumatore francese.
Il retroscena “europeo”
A rendere ancora più ricca di colore la vicenda, c’è un aneddoto rivelato dal dott. Paolo Migani dello Studio Casanti-Migani di Rimini, che ha curato la causa in Francia. Tra gli atti depositati, spicca un video della presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen. Durante una visita in Romagna in occasione dell’alluvione del 2023, la Presidente elogiò pubblicamente, entusiasta, la “piadina” romagnola assaggiata ancora calda, definendola “questo meraviglioso pane ‘piadini'”.
Il video, sebbene non l’unico elemento di prova, avrebbe potuto fungere da autorevole testimonianza internazionale sul fatto che non esista un’altra parola per descrivere la Piadina.
La difesa continua
Il successo in Francia aggiunge un tassello cruciale all’intensa attività di tutela del Consorzio, che si ritrova a combattere in prima linea su più fronti internazionali: dal Brasile al Canada, dal Regno Unito al Giappone. L’obiettivo è chiaro: contrastare ogni uso improprio del nome e rafforzare l’identità e la protezione di questo “pane della Romagna” sui mercati di tutto il mondo.

