Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, ha dichiarato che la regolamentazione degli affitti turistici non è sufficiente a risolvere completamente l’emergenza abitativa, poiché “i numeri non lo confermano”. L’affermazione è arrivata durante un intervento a margine di un incontro sul mercato immobiliare organizzato da Confcommercio a Bologna e riportata dal Corriere Romagna.
Affitti brevi ed emergenza casa: l’analisi dei dati
De Pascale ha voluto subito sgombrare il campo da soluzioni semplicistiche, precisando la sua posizione sull’impatto degli affitti turistici brevi.
“Non condivido la tesi di chi sostiene che regolando gli affitti turistici si risolvano tutti i problemi legati all’emergenza casa, i numeri non dicono questo”, ha dichiarato il Presidente. Tuttavia, ha riconosciuto che i volumi del fenomeno sono “comunque rilevanti” e richiedono un intervento strutturale, lontano da logiche emergenziali.
Una legge unica per il turismo
L’obiettivo della Regione è evitare la frammentazione normativa. Secondo De Pascale, serve una regolamentazione seria e trasparente, basata su una legge unica che eviti “interventi quotidiani o estemporanei”. Una strategia che mira a dare certezza sia agli investitori che ai cittadini.
Le novità in arrivo nel 2025
Guardando al futuro immediato, il Presidente ha tracciato la road map per l’inizio del prossimo anno, definendo le strutture ricettive (hotel e alberghi) come la “strada maestra per il turismo”.
Il piano prevede una doppia azione:
Vincoli per gli affitti turistici: introduzione di nuove regole più stringenti per il comparto extra-alberghiero.
Liberalizzazione per il settore ricettivo: una revisione normativa volta a rendere “più conveniente investire” in hotel e strutture tradizionali.
“All’inizio del prossimo anno interverremo con una revisione della normativa sul settore ricettivo”, ha concluso De Pascale, confermando la volontà di riordinare il comparto turistico regionale.

