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“Riordino dei Vigili del Fuoco: una scelta politica che snatura il Corpo”. La Cgil dice no e chiama alla mobilitazione

La Cigl indice uno sciopero. “Quello che il Governo definisce “riordino del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco” non è un semplice aggiornamento tecnico delle norme esistenti. È, a tutti gli effetti, una scelta politica complessiva che ridefinisce funzioni, ruoli, carriere, diritti, doveri e assetto istituzionale del Corpo”. inizia così una nota della Cgil.

“[…] È – si legge – profondamente fuorviante raccontare questi provvedimenti come semplici atti tecnici: sono il cuore stesso del riordino e ne determinano gli effetti reali sulla vita dei lavoratori e sul servizio reso ai cittadini. Una riforma che nasce da una visione politica che non condividiamo, un riordino che non investe strutturalmente nel soccorso pubblico, ma che tende invece a comprimere diritti; aumentare obblighi e responsabilità; ridurre il valore del lavoro pubblico e spostare progressivamente il Corpo Nazionale verso una logica di sicurezza e controllo.

“Per noi questa non è la direzione giusta né per i Vigili del Fuoco né per il Paese. Il soccorso pubblico deve essere un pilastro dello Stato sociale, non un ingranaggio secondario di politiche restrittive”.

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vigili del fuoco sterpaglie

Le critiche alla “riorganizzazione”

“Un riordino – continua il sindacato – costruito dall’alto, lontano dai territori, che è stato elaborato senza un vero confronto con i lavoratori e con le loro rappresentanze, senza una valutazione seria delle ricadute operative sui territori e senza affrontare i problemi strutturali reali del Corpo quali le carenze croniche di organico; mezzi insufficienti e spesso obsoleti; sedi inadeguate; turnazioni sempre più pesanti e carichi di lavoro in continuo aumento.

Si cambia l’architettura giuridica del Corpo, ma non si migliorano le condizioni concrete in cui ogni giorno i Vigili del Fuoco operano e questo è un errore grave”.

“Questa norma stravolge lo status giuridico dei Vigili del Fuoco”

“Oggi, siamo tecnici del soccorso e svolgiamo funzioni di polizia giudiziaria durante l’esercizio delle attività istituzionali.
Domani, con questa modifica potremmo essere considerati agenti di pubblica sicurezza a tutti gli effetti; modifica ben lontana dalla nostra idea di Corpo Nazionale che deve rimanere incardinato nel soccorso pubblico e come componente fondamentale della Protezione Civile”.

“A questo enorme aumento di responsabilità non corrisponde alcuna tutela legale aggiuntiva; nessuna copertura assicurativa specifica; nessuna formazione dedicata; nessun riconoscimento economico; e nessuna previdenza adeguata.
In altre parole: più doveri, più rischi, ma nessun diritto in più. Per la Cgil questo è semplicemente inaccettabile: una deriva verso il comparto sicurezza che respingiamo con forza ed è per questo che il 3 dicembre abbiamo proclamato lo stato di agitazione.

“I Vigili del Fuoco – sottolinea il sindacato – sono già oggi l’istituzione più amata e stimata dalla cittadinanza, più di qualunque altra forza, senza nulla togliere all’importanza del lavoro indispensabile svolto dalle forze dell’ordine e dall’esercito. Noi pensiamo che sia molto meglio essere amati che essere temuti. Ed è proprio questo, forse, uno dei motivi più profondi per cui oggi la cittadinanza si fida di noi, ci apre le porte delle case, ci affida i propri figli, i propri anziani, le proprie paure.

La chiamata allo sciopero del 12 dicembre

Trasformare i Vigili del Fuoco in una figura sempre più legata alla logica dell’ordine pubblico significa rompere questo patto di fiducia con la popolazione. E questo, per noi, è moralmente e istituzionalmente inaccettabile”.

“La posizione della Fp Cgil è nettamente contraria a questo riordino; chiediamo lo stralcio delle norme che stravolgono lo status giuridico del personale; chiediamo un vero tavolo di confronto, investimenti seri su organici, mezzi, sedi e sicurezza, chiediamo diritti, tutele e dignità per chi ogni giorno garantisce il soccorso ai cittadini.
Anche per questo motivo aderiamo allo sciopero generale del 12 dicembre proclamato dalla Cgil”.

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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