Sono diciassette locali di musica dal vivo sul territorio, da Parma a Cesena, che possono contare nel 2025 sul sostegno economico da parte della Regione Emilia-Romagna per lo svolgimento delle loro attività.
Il bando e i requisiti
La Giunta regionale ha approvato l’esito del bando per la concessione di contributi ai Live Club, per un ammontare complessivo di 284.115 euro: si tratta del primo provvedimento di questo genere in Italia, rivolto al sostegno dei locali in cui si suona dal vivo.
Non sono solo luoghi di intrattenimento, ma spazi di incontro e creatività dove ancora condividere esperienze autentiche e coinvolgenti. Contenitori e amplificatori di musiche e storie, che danno slancio e mantengono vivace un’intera filiera, dagli artisti sul palco ai tecnici, fino ai gestori e a tutti i servizi collegati. È a queste realtà che la Regione ha deciso di guardare con particolare interesse, per conservarne e valorizzarne la missione.
I 17 locali assegnatari del contributo si caratterizzano:
-per la qualità della programmazione, con attenzione alla valorizzazione di artisti emergenti, produzioni regionali e generi musicali specifici (dal jazz al rock, dall’elettronica al liscio);
–offerta di attività di inclusione dedicate a soggetti fragili e di iniziative che promuovo la socialità, anche attraverso la collaborazione con altre realtà culturali del territorio;
–partecipazione a reti di rilievo nazionale e internazionale.
A ottenere le risorse regionali sono live club iscritti all’apposito Elenco regionale dei locali di musica dal vivo, riconosciuti dalla Regione lo scorso ottobre, a fronte di alcuni specifici requisiti:
-soggetto costituito da almeno 3 anni, attività per 7 mesi all’anno;
-capienza compresa tra 75 e 1.500 persone;
-almeno 20 spettacoli di musica contemporanea originale composta dall’esecutore gratuiti o a pagamento, prodotti e/o ospitati negli ultimi dodici mesi, o almeno 10 se a pagamento.
I beneficiari sono 8 locali nel Bolognese, 3 nel Modenese, 1 a Reggio Emilia, 1 a Parma, 1 a Ferrara, 2 a Ravenna e 1 a Cesena. Il contributo unitario assegnato va da un minimo di 14.100 euro a un massimo di 22.560 euro.
Il commento dell’assesora Allegni
“Con questa misura ci confermiamo apripista a livello nazionale nelle politiche di sostegno al mondo della musica. In particolare, questo investimento vuole avvalorare il ruolo che riconosciamo agli spazi dove si fa musica dal vivo oggi, sia dal punto di vista culturale e sociale, sia economico per la crescita della filiera musicale. Sono luoghi di sperimentazione e innovazione, che permettono a nuovi talenti di emergere, che alimentano occupazione qualificata nel settore e contribuiscono alla coesione delle comunità, anche nelle periferie delle città e in provincia. Fari di creatività, aggregazione sociale, sviluppo culturale e partecipazione, che vogliamo contribuire a mantenere accesi e vivaci”.

