Il Museo della Marineria di Cesenatico propone per il mese di maggio e sino all’8 giugno una personale di scultura di Roberto Nottoli. L’inaugurazione è prevista per sabato 10 maggio alle 15.30 al Museo della Marineria.
L’artista di Cesenatico è noto per la sua ricerca sull’assemblaggio di materiali di recupero e per le figurazioni che rimandano a guerrieri e armature di vari tempi e paesi, dal Medioevo occidentale e orientale a un futuro distopico e cyber. L’esposizione, dunque, consta di 7 pezzi scultorei antropomorfi, più una serie di tavole preparatorie, espressione di una ricerca artistica sul mondo medievale giapponese e in particolare sulle armature – il cui apparato dalle forme curiose ora seduce ed un attimo dopo atterrisce – che rivestivano il Samurai, icona del suo tempo con i suoi misteri e le sue leggende. Nottoli mostra in queste sculture il risultato di un lavoro d’ineguagliata perizia nella realizzazione dei grandi elmi forniti di maschere protettive “mempo” o “so men” (a secondo della grandezza della difesa, intera o solo bocca e mento).

Era in queste parti dell’elmo che si sbizzarriva la fantasia dell’armaiolo giapponese, con rimandi – tutti ripresi da Nottoli – a uccelli, pesci, lupi, faine, volpi, cinghiali più una schiera di demoni di varia natura e provenienza che ammiccano dietro le armature come a voler dire che a fare il Samurai non concorrono solo le spade giapponesi, ma anche un bagaglio culturale fatto di eroismo e paure ancestrali. Il tutto riproposto visivamente da Nottoli con citazioni strutturali veritiere, insieme a fantasie reinterpretative: tutto per tessere al meglio l’atmosfera iconica di questi guerrieri provenienti da un lontano orizzonte.