Nel silenzio assordante dei ministri, ci sono cittadini e città che non hanno problemi ad alzare la voce. Lo richiede la gravità dei fatti, un bollettino di guerra disumano che non può prendere altro nome se non quello del genocidio. Un assedio all’umanità dove la favole di Davide contro Golia non vale. Non c’è storia: tra un missile e una fionda chi potrà mai vincere?

I sudari bianchi erano alle finestre, una ragazza dai capelli rossi distribuiva gratuitamente bandiere della Palestina stampate su carta spessa, a colori; le bandiere sventolavano. I commenti sono stati tutti molto toccanti. A far da apripista Francesco Occhipinti da Cesenatico. Dove c’è lui significa che c’è una buona causa per cui val la pena essere presente.

Avvistato anche Mino Savadori, uno degli artisti e attivisti che mette la firma al Presepe della Marineria di Cesenatico. Insomma una saggia “vecchia guardia” che non guasta mai.
«A venti anni avete mai pensato a fare testamento perché sapete di morire?» è stato uno dei passi più toccanti dell’intervento di un giornalista Palestinese. Gli ha fatto seguito una giovane ragazza che ha condiviso la tremenda esperienza di stare al telefono con un coetaneo in Palestina durante un bombardamento. La tragedia in diretta.

Come è facile intuire l’atmosfera era conviviale, ma intensa. Non si era a una festa, ma ad un partecipato momento di riflessione e constatazione collettiva. Un momento in cui le tante persone che si chiedono come sia possibile assistere al genocidio di un popolo ha condiviso un luogo: la piazza del popolo.


Per un pomeriggio Cesena è parsa una piccola Bologna con i suoi cortei che sfilano per le città scortati da polizia. Una piccola Bologna, ma senza inutili scontri.
Il coro “Free Palestine” lanciato da Piazza del Popolo è stato esteso alle vie che perimetrano il centro città dalla street parade. Tutt’altro evento, ma stesso messaggio. In tutta onestà manifestazioni di questo tipo, così diverse, ma così uguali trasmettono una buona politica che nelle sue diverse forme è in grado di raccogliere più persone di diverse età.
Bastasse questo, sul cielo di Gaza volerebbero colombe e non bombe.