“Andar per pianeti…” la conferenza dell’ingegnere aerospaziale Amalia Ercoli Finzi, ospite d’eccezione martedì 3 giugno, nella sede di RomagnaBanca Credito Cooperativo, in piazza Giacomo Matteotti a Bellaria.

“Nel sistema solare, la Terra è solo un piccolissimo granello di sabbia. Vale davvero la pena fare le guerre? Dobbiamo usare tutte le nostre peculiarità per mantenere la pace”.

Si è concluso con queste parole l’incontro organizzato per i collaboratori e il Consiglio di Amministrazione dell’istituto, che visto come protagonista una delle menti più brillanti della ricerca spaziale italiana e internazionale, in vacanza proprio in questi giorni a Bellaria e già protagonista di uno dei 12 mesi del calendario 2025 di RomagnaBanca.

“Bellaria è una cittadina bellissima: si mangia benissimo e la gente ti fa sentire a casa, senza soffocarti – ha detto Ercoli Finzi – Anche qui continuo a guardare le stelle: non posso farne a meno. Ci ricordano quanto siamo fragili e quanto sia fondamentale andare d’accordo”.

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La consulente scientifica della NASA, dell’ASI e dell’ESA è stata accolta dal presidente di RomagnaBanca Corrado Monti: “Siamo onorati di avere ancora con noi Amalia Ercoli Finzi,  già incontrata a marzo, in occasione dell’iniziativa Ali e Radici – ha ricordato Monti – da allora ha ricevuto altri prestigiosi riconoscimenti, e a luglio sarà ospite di un concerto di Giovanni Allevi per parlare di bellezza”.

A proposito di bellezza, la conferenza è stata impreziosita dalle esecuzioni al pianoforte di Sofia Dominici, che ha interpretato una Valse Etude di William Gillock e un Notturno di Chopin.

“È importante ripensare al nostro sistema solare”, ha dichiarato Ercoli Finzi aprendo il suo intervento. “Tutto inizia il 4 ottobre 1957, con il lancio dello Sputnik 1, il primo satellite in orbita intorno alla Terra”. Da qui, un viaggio affascinante che ha attraversato l’epopea di Laika, la cagnolina a bordo dello Sputnik 2, fino alla celebre Manovra Gravity Assist ideata da Enrico Fermi a soli 21 anni.

“Noi italiani abbiamo un ruolo di prestigio nella storia dello spazio: siamo stati il terzo Paese a entrarvi, dopo Russia e Stati Uniti”, ha ricordato.

Non sono mancate citazioni delle principali missioni internazionali, da Galileo (su Giove) a Cassini (su Saturno), fino alla Solar Orbiter, attualmente attiva e diretta verso il Sole.

“E non ci fermiamo qui: stiamo lavorando alla costruzione di una stazione lunare. La luna sarà il nostro laboratorio, il punto di partenza per andare su Marte.”

Un incontro che ha unito scienza, poesia e visione, ricordando quanto sia fondamentale guardare oltre, per custodire ciò che abbiamo più vicino.

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