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Vendere un immobile è un’operazione complessa che richiede pianificazione, analisi e conoscenza della normativa. Si tratta di effettuare alcuni passaggi che portino al raggiungimento dell’obiettivo: come si fa? Vediamo insieme gli step da valutare e prendere in considerazione.

Vendere casa: che cosa fare prima?

Il primo passaggio consiste nella corretta stima del valore di mercato dell’immobile. Rivolgersi a professionisti specializzati che offrono il servizio, come si può approfondire da Tecnocasa valutazione dell’immobile, permette di ottenere un’analisi accurata basata su dati reali di mercato, compravendite recenti nella stessa zona e caratteristiche specifiche della proprietà. Una valutazione errata può infatti comportare due rischi: immobilizzare la vendita per un prezzo troppo alto o subire una perdita economica con una quotazione eccessivamente bassa.

Oltre alla valutazione, occorre predisporre la documentazione tecnica e legale:

  • planimetria catastale aggiornata e conforme alla realtà;
  • attestato di prestazione energetica (APE), obbligatorio per la compravendita;
  • certificazioni degli impianti elettrici e idraulici;
  • eventuali pratiche edilizie a sanatoria, se sono stati eseguiti lavori non ancora registrati.

Un’altra fase importante è la presentazione dell’immobile ed è necessario valutare l’aspetto fiscale: l’imposta di registro, le eventuali plusvalenze e le spese notarili devono essere considerate in anticipo per evitare sorprese.

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Decesso o divorzio: le regole per vendere casa legalmente

La vendita di un immobile in seguito a eventi personali, come un decesso o un divorzio, comporta passaggi giuridici specifici che devono essere affrontati con precisione.

In caso di decesso, gli eredi devono prima procedere con la dichiarazione di successione. Solo dopo la regolarizzazione catastale e l’intestazione della proprietà agli eredi è possibile procedere con la vendita. Se vi sono più comproprietari, si richiede il consenso di tutti per l’alienazione dell’immobile, salvo procedure giudiziarie di divisione ereditaria.

In caso di divorzio o separazione legale, la vendita dipende dalle disposizioni contenute nell’accordo omologato dal tribunale. Se l’immobile era in comproprietà, entrambi i coniugi devono esprimere il consenso alla vendita. Se, al contrario, la casa è stata assegnata come abitazione principale a uno dei due, occorre verificare le condizioni dell’accordo di separazione per comprendere se e quando l’immobile può essere venduto.

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Qual è il momento migliore per la vendita degli immobili?

Stabilire il momento giusto per vendere un immobile è una questione strategica che richiede la valutazione congiunta di fattori economici, stagionali e di mercato. Dal punto di vista macroeconomico, i tassi di interesse sui mutui influenzano in maniera determinante la propensione all’acquisto. In periodi di tassi bassi, la domanda tende ad aumentare, con conseguente maggiore facilità di vendita. Viceversa, tassi elevati possono rallentare le trattative e comprimere i valori di mercato.

Sotto il profilo stagionale, la primavera e l’inizio dell’estate sono generalmente i periodi più favorevoli. Le famiglie preferiscono concludere le compravendite in questi mesi per organizzare il trasferimento prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, mentre gli immobili godono di maggiore luminosità e miglior presentazione.

Un altro elemento da considerare è la dinamica locale della domanda. In alcune città, zone interessate da progetti di riqualificazione o nuove infrastrutture registrano una crescita di interesse, rendendo più semplice vendere a condizioni vantaggiose. Il monitoraggio costante del  mercato immobiliare locale consente di cogliere il momento in cui la domanda è più alta.

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