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Simone Tribuiani, in arte Tribu, non ha certo bisogno di presentazioni nella “sua” Cesenatico, luogo delle sue radici, anche artistiche.

“Disegno e dipingo da sempre. Alla scuola elementare Caboto c’era un grandissimo laboratorio al piano inferiore ed è stato per me una vera e propria fucina. E poi casa mia, grazie a mia madre, da sempre ricca di sbuzzo, e a mio zio architetto” -comincia così la chiacchierata con Tribu.

“Sono una persona che ha bisogno di produrre, creare un concetto, unire i puntini e concretizzarli in un progetto: numerose sono le collaborazioni con il territorio di Cesenatico (es. Bronx Ponente, Cooperativa Bagnini, il tesoro di Cesenatico ecc…). Circa tre anni fa, dall’apertura del mio studio a Cesenatico dove lavoro a porte aperte, ho avuto la possibilità di farmi conoscere ed entrare in contatto con altri artisti e il mio lavoro si è così sempre più professionalizzato” – prosegue Tribuiani.

Simone Tribuiani
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“Voglio menzionare  – tra gli altri – Artefiera Bologna, ArtVerona, Bologna Sof:Art , dove ho appena concluso una mostra importante dedicata al basket, nella città del basket. Lo sport, infatti, è sempre stato centrale nelle mie opere: riproduco sia momenti iconici che quelli che non hanno nulla di trascendentale e per la maggior parte delle volte, utilizzo materiali di recupero” -prosegue nel racconto l’artista.

Tribu si affaccia così, anche al panorama internazionale…

“Lo scorso anno sono stato in Sud Africa, per la mia prima fiera internazionale, e lì il mio lavoro è cresciuto. In quell’ occasione, infatti, ho conosciuto un artista giapponese che era lì ad esporre, Dokuyama, che ha comprato una mia opera. Ha fatto vedere i miei lavori al gallerista e dopo due settimane dal mio rientro in Italia mi ha contattato per capire come poter organizzare qualcosa in Giappone”- spiega Tribu.

Da quella telefonata, è iniziato il lavoro per la prima mostra – solo show in Giappone : “Japanese Sports heroes”.

“Ho cominciato ad inizio anno con studio e ricerca del luogo, dell’immagine, degli sport nazionali praticati in Giappone al quale è seguito il lavoro manuale, di riproduzione, della realizzazione dei supporti…”

20 settembre – 12 ottobre, Leesaygallery “Japanese Sports Heroes”, Simone Tribuiani.

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