Anni 2023-2024
La Regione ha provveduto alla liquidazione degli indennizzi per i danni causati nel 2023 dal granchio blu e sta procedendo per quelli delle annualità successive. Sono, infatti, oltre 3,1 milioni di euro gli indennizzi già liquidati a 282 imprese della pesca e dell’acquacoltura per i danni causati dall’emergenza granchi blu nel 2023.
Si tratta dei fondi stanziati dal commissario straordinario nominato dal Governo – pari a 2,9 milioni di euro – e delle risorse erogate dal Masaf, il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, per 198mila euro, riferiti ai danni da mancata produzione. Le domande, presentate tramite la piattaforma Siag – il Sistema informativo agricolo regionale, sono state gestite dalla Regione, che ha avviato la liquidazione non appena i fondi sono stati resi disponibili dal commissario e dal ministero. Restano ancora da corrispondere ulteriori 447mila euro, che saranno liquidati non appena trasferiti dal Governo.
Per quanto riguarda i danni relativi al 2024 e al primo trimestre 2025, la Regione ha già adottato a maggio la delibera di delimitazione delle aree colpite e presentato richiesta al ministero per il riconoscimento della calamità naturale. La proposta è stata approvata in agosto e si è ora in attesa della pubblicazione del decreto ministeriale, che consentirà di aprire sulla piattaforma Siag la raccolta delle nuove domande da parte delle imprese.
“Abbiamo già liquidato gli indennizzi per i danni del 2023 e siamo pronti a completare i pagamenti non appena il ministero trasferirà le risorse ancora mancanti- dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-.
Parallelamente abbiamo delimitato i danni del 2024 e del primo trimestre 2025, ottenendo il riconoscimento da parte del ministero: ora attendiamo la pubblicazione del decreto per aprire subito la raccolta delle domande tramite la piattaforma regionale. In questi due anni abbiamo messo in campo un intervento straordinario e continuativo, con ristori alle imprese colpite, indennizzi per chi ha raccolto e smaltito i granchi e per coprire i costi di gestione. È la dimostrazione che la Regione è al fianco delle comunità della costa, con risorse proprie e con una gestione rapida dei fondi statali”.

Anno 2025
Per il 2025, inoltre, l’Amministrazione regionale ha messo a disposizione un ulteriore milione di euro di risorse proprie per venire incontro alle spese sostenute dalle imprese di acquacoltura nella gestione e nello smaltimento del granchio blu. Si tratta del terzo stanziamento straordinario previsto dalla Giunta negli ultimi due anni: nel 2023 era stato messo a disposizione 1 milione di euro di ristori per le imprese produttrici di vongole colpite pesantemente dalla crisi e, nel 2024, un indennizzo regionale pari a 1,50 euro al chilo per le imprese che si erano impegnate nella raccolta del granchio.
“Il granchio blu- continua Mammi– non è solo un problema ambientale: rappresenta una vera emergenza economica e sociale, che ha colpito in modo particolare le marinerie di Goro e Comacchio e messo sotto pressione centinaia di imprese e cooperative. Per questo chiediamo al governo una strategia nazionale che non si limiti agli indennizzi, ma punti anche a valorizzare nuove opportunità, a partire dalla commercializzazione del granchio blu, per la quale si sta aprendo un interesse crescente anche da parte di mercati esteri. Solo con un’azione strutturale, che unisca ricerca, innovazione e sostegno concreto alle filiere, potremo difendere un comparto unico in Europa e strategico per l’economia regionale e l’occupazione”.