Un’estate tra luci e ombre
C’è grande attesa per i dati turistici registrati dalla Regione Emilia-Romagna. Sono in ritardo rispetto gli anni scorsi. Gli ultimi sono di giugno e ve ne avevamo parlato qui.
Con molta probabilità, l’affluenza turistica di luglio sarà con un segno meno a due cifre, a differenza di agosto. Le voci degli esperti danno il mese del sol leone come la panacea di un’estate sottotono.

Forse, per evitare un contraccolpo d’immagine (anche politica?), i dati di luglio saranno diramati insieme a quelli di agosto. Quindi l’attesa è destinata a prolungarsi di qualche settimana.
Intanto un paio di chiacchiere con qualche negozio di Cesenatico premette di parlare di fatturati. Ogni caso è a sé, non c’è dubbio, ma i primi riscontri di cassa danno per alcuni un calo anche del 15% nel fatturato.
I sorrisi e il sole sono gratis, l’ombra no
Un ritornello della stagione, emerso durante la riunione della Dmo è stato il caro ombrellone. È rimbalzato in notiziari, social e quotidiani. Non abbiamo fatto una ricerca stabilimento per stabilimento, ma possiamo assicurare che, a Ponente, c’è chi ha messo in mostra lo stesso tariffario del 2024. Non solo gli stessi prezzi, ma proprio lo stesso tariffario.

Una riflessione
Gli inglesi con la propria sintesi recitano un adagio: “Shit happens”. La stagione appena conclusa potrebbe essere uno spartiacque in grado di segnare un prima e un dopo. Forse non basta più alzare la serranda e fare la solita promozione turistica. Comprare spazi pubblicitari nelle riviste e fare redazionali per ricordare quanto è bello il Museo della Marineria, quanto è buona la propria cucina e quanto è ospitale lo stabilimento potrebbe non essere più d’appeal quanto ormai d’antan. Non basta per non perdere o riguadagnare competitività in un mercato che non si gioca più solo in Italia. Da tempo.
Suona la campanella e inizia l’ora di programmare e innovare per non perdere competitività. E forse così anche a tassa di soggiorno potrebbe essere meno indigesta.