Un’avventura lunga 99 anni
Lucio Matteo Zanetti ha appena spento 99 candeline, festeggiando l’importante traguardo circondato dall’affetto della sua famiglia riunita. La sua storia, però, non è solo una celebrazione del compleanno, ma un racconto di riscatto, coraggio e libertà.
La fuga dall’Istria
Originario dell’Istria, da giovane si è ingegnato per fuggire dalla dittatura di Tito. Le guardie del regime controllavano meticolosamente la benzina dei pescatori per impedire fughe, ma Lucio Matteo escogitò un piano ingegnoso. Una notte, riempì di carburante le boe che usava per la pesca e, con quel combustibile extra, riuscì a lasciare Rovigno e a navigare nell’Adriatico spingendosi lontano dai controlli del regime. Il suo obiettivo non era una meta precisa, ma un profondo desiderio di lasciare alle spalle la privazione della libertà.
Durante la sua fuga, entrò in contatto con un peschereccio di Cesenatico, che lo raccolse e lo portò in salvo sulla terraferma. Da quel momento, Lucio Matteo Zanetti non ha più lasciato la città del porto canale.

Parte della sua avventura è stata raccontata nel documentario “A mare”, realizzato dalla Coop. Casa del Pescatore. “Sono fuggito dall’Istria – ha dichiarato – per restare italiano e non stare con la dittatura di Tito. Poi mi sono dato alla pesca a strascico con il Sant’Andrea.”
Questo racconto, che unisce la storia personale a quella collettiva dell’esodo giuliano-dalmata, rende omaggio a un uomo che ha saputo lottare per i propri ideali.