Cesenatico protagonista:
Cesenatico è stata scelta come luogo virtuale per il progetto denominato”Viaggio nel Nulla – Cesenatico” e del progetto Play Panta Rei.
L’ideatore Luca D’Angelo, non vive stabilmente a Cesenatico ma avendo una casa qui, ci passa molto tempo.
Il viaggio
Il viaggio consiste nell’attraversare tre forme del “nulla”, ispirandosi al pensiero di tre voci della modernità.
- La spiaggia del desiderio: il Nulla secondo Deluze.
Il gioco si apre sulla spiaggia, dove gli ombrelloni si muovono come parte di una moltitudine, ognuno attraversato da forze invisibili. Linee improvvise collegano gli ombrelloni diventando alberi, generando desiderio. Sul mare emergono oggetti pliedrici, figure che incarnano desideri puri, cristalli di possibilità.
- Lo spettacolo sul porto canale: il nulla secondo Debord
Sul Portocanale ogni edificio e ogni barca custodisce una memoria, una funzione, una differenza. Si riducono a sfere identiche, facendo scomparire le diversità. Queste rotolano, si attraggono, si fondono in una sola…
- La piazza dei simboli: il nulla secondo Baudrillard
I cartelloni, le immagini, gli slogan, la pubblicità scorrono come rumore di sottofondo. Nella Piazza del Grattacielo questi segni, raffigurati come blocchi rettangolari e colorati, cadono nello spazio senza portare alcun messaggio…
Il progetto e il suo significato:
“Per un progetto così nuovo mi serviva un punto d’appoggio reale, un luogo autentico che conoscessi bene e che potessi tradurre in forma sintetica restando fedele alla sua atmosfera. L’autenticità nasce proprio da questo: uno spazio stilizzato ma riconoscibile, che aiuta chi vive l’esperienza a fidarsi e a lasciarsi andare. Questo permette anche di universalizzarla, perchè chiunque – che conosca o meno Cesenatico – può collegare ciò che vive nel gioco a luoghi e sensazioni proprie. Ho scelto Cesenatico anche per un filo conduttore simbolico: l’acqua. Sulla spiaggia si può attraversare, nel porto canale è visibile ma inaccessibile, nella piazza del grattacielo si vede ma non si raggiunge. Questo gioco di prossimità e distanza dà profondità e variazioni sottili all’esperienza” – racconta Da’Angelo.
“Obiettivo del progetto è permettere di “toccare con mano” un concetto impalpabile come il nulla, provando a concretizzarlo. Lo faccio attraverso tre brevi esperienze ispirate alle interpretazioni di tre pensatori della modernità: Deleuze, Debord e Baudrillard – conclude l’ideatore.
