L’Università per gli Adulti di Cesenatico presenta “Raoul Casadei il re del liscio, raccontato dai sui principi”. L’appuntamento è in programma venerdì 27 novembre alle ore 16 al Museo della Marineria. L’incontro è condotto da Giacomo Mascellani.
Biografia Raoul Casadei
Nato nel 1937, Raoul Casadei visse con la famiglia a Sant’Angelo di Gatteo. Nel 1945 la sua casa fu bombardata e si trasferì a Gatteo a Mare. Cominciò ad appassionarsi di musica all’età di sedici anni, quando lo zio Secondo, direttore della più famosa orchestra di liscio romagnolo (fondata da lui nel 1928), gli regalò una chitarra[2]. Si diplomò all’istituto magistrale e per diciassette anni fu maestro elementare. Insegnò a Bellaria, a Mondaino, un anno a Misano Adriatico. Poi trascorse tre anni in Puglia, dove conobbe la sua futura moglie, Pina Sirgiovanni, anch’ella maestra elementare (originaria della Campania). Dopo avere superato le resistenze della famiglia di lei, si sposarono. Le nozze furono celebrate a Napoli.
Nel 1959 iniziò a partecipare agli spettacoli dell’orchestra fondata nel 1928 dallo zio Secondo Casadei. Tra i primi brani da lui composti (sempre insieme allo zio Secondo Casadei) figurano San Marino goodbye e Riviera romagnola. Dagli anni sessanta si unì all’Orchestra Casadei suonando nei fine settimana. Nel 1967 affiancò il proprio nome a quello dello zio; la formazione fu rinominata Orchestra Secondo e Raoul Casadei.
Nel 1971, dopo la morte dello zio Secondo, Raoul lasciò l’insegnamento e prese in mano la conduzione dell’orchestra. Il suo desiderio, era quello di continuare a portare avanti il liscio, attraverso i valori della propria terra: la famiglia, l’amore e l’amicizia. Fu un periodo molto fortunato: negli anni settanta, avvenne infatti il cosiddetto “boom del liscio”. Continuò a gestire l’orchestra, come già faceva lo zio Secondo Casadei, secondo il modello della cooperativa per far sentire i musicisti tutti allo stesso livello[2]. Nel 1973 Raoul scrisse uno dei suoi più grandi successi, Ciao mare. Negli anni seguenti incise con l’orchestra altri successi: Simpatia, La mazurka di periferia, Romagna e Sangiovese, Tavola grande, Tradizioni, Romagna Capitale, La musica solare. Nel giro di due anni partecipò alle più importanti manifestazioni canore italiane:[3] Festivalbar (1973, seconda partecipazione), Festival di Sanremo (1974) e Un disco per l’Estate (1975). Raoul fu anche interprete di spot pubblicitari per Barilla e Biancosarti, film e fotoromanzi; compose inoltre le musiche di sigle televisive fra cui …E viene sabato, e poi domenica per la trasmissione Domenica In del 1977, Rimini Rimini Rimini per l’edizione del 1991 della trasmissione Stasera mi butto, e Figli miei, vita mia, sigla italiana della telenovela brasiliana omonima. Il nome “Casadei” è stato spesso citato in canzoni di diversi artisti pop.
Nel 1980 si ritirò dal palcoscenico. Nel 1981 inaugurò la Motonave Ciao Mare “La Nave del Sole”, una balera galleggiante che, da quell’anno fino al 1996, trasportò i turisti lungo la riviera romagnola sulle note del liscio.
Nel novembre 2001 passò ufficialmente le redini dell’orchestra al figlio Mirko. Mirko Casadei «rivoluziona di nuovo tutta l’orchestra e la ribattezza beach band portandola ancora più vicino alle nuove generazioni, proponendo i grandi successi Casadei rivisitati
Nel 2013, insieme a Paolo Gambi, scrisse il libro Bastava un grillo per farci sognare, edizioni Piemme.
Casadei è morto il 13 marzo 2021 all’età di 83 anni all’Ospedale Bufalini di Cesena, dopo essere stato ricoverato il 2 marzo a causa del COVID-19.

