
Insomma una vittima della crisi. “Bisogna dirla tutta – ha esordito – se con la lira ancora si viveva, l’euro è stata una mazzata perché le persone non hanno lavoro e sono portate al risparmio, i centri commerciali hanno inserito i distributori bianchi e le compagnie hanno risposto con sconti che però non pesano sui loro conti, ma sui gestori”. Ultimi mesi di attività per Lugaresi che se fosse libero dal contratto con la ditta assicura che avrebbe già chiuso. “Mi manca un anno e otto mesi alla pensione ringraziando la Fornero che se non avesse sconvolto le carte in tavola sarei già a riposo senza preoccupazioni”.
Ora l’obiettivo post serranda sarà quello di diventare dipendente giusto il tempo per andare in pensione. Poi, trattando i prezzi della benzina, ha aggiunto: “Se proprio vogliamo dirla tutta bisogna anche aggiungere che anni fa la verde è arrivata a due euro, oggi la benzina non è più cara del passato, ma ora la gente si lamenta di più degli aumenti perché non ha soldi in tasca”.
Impossibile non tornare a quelle telefonate che per Lugaresi segnano un prima e un dopo. “Le persone mi vengono ancora a trovare, mi chiedono l’autografo e vengono a farsi le foto. Era il 2005 quando la questione è esplosa e ancora succede che c’è chi si ascolta i video su internet e poi inizia a lavorare con il sorriso. Una curiosità? Mi avevano invitato sul palco di Radio Studio Delta e avevo chiesto di non dire che avrei partecipato perché c’era il vescovo vicino…”. E mentre appende il cartello “Cercasi gestore” in vetrina ripensa a quegli anni e aggiunge “è stata una bella esperienza, ho fatto divertire i giovani non per la maleducazione, ma per la mia romagnolità”.
