Il capogruppo Pd e candidato sindaco del centro sinistra, Matteo Gozzoli, scrive una lettera al sindaco Roberto Buda sulle verifiche sismiche nelle scuole di Cesenatico.
“Nei giorni scorsi ho avuto modo di visionare la determina con cui il Comune di Cesenatico ha affidato ad un tecnico esterno l’incarico per poter procedere alle verifiche di vulnerabilità sismica di tutte le scuole comunali – spiega Gozzoli – Sono soddisfatto della scelta fatta dall’amministrazione, una decisione che rispecchia quanto più volte avevo richiesto in consiglio comunale. Conoscere la reale condizione di sicurezza statica e sismica di tutti gli edifici pubblici – oltre a rappresentare un obbligo di legge – è fondamentale per poter pianificare e programmare interventi seri di messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico”.
“Tuttavia, leggendo la determina di incarico ed il relativo disciplinare, non posso non esprimere dubbi – continua Gozzoli – La determina e il relativo disciplinare non riportano alcun cenno a prove e verifiche sui materiali, che – a detta di tecnici qualificati – sarebbero obbligatorie e fondamentali per giungere ad una reale conoscenza dello stato dei manufatti. Inoltre, confrontando l’importo lordo riconosciuto al tecnico incaricato (27.501,24 euro, compresivi di cassa professionale e Iva), mi domando: come sia possibile che per verifiche che riguardano una quindicina di scuole venga corrisposto un compenso così basso quando nel 2012 le verifiche sismiche sulla ex scuola Saffi e sul Palazzo del Comune hanno comportato una spesa pari a 15.916,63 euro a cui si sono aggiunti 15.147,75 euro per l’esecuzione di indagini diagnostiche sui materiali per un totale di 31.064,38 euro. Vorrei capire che tipo di verifica, e quale livello di approfondimento avranno i controlli che sono stati commissionati”.
“Vorrei capire meglio le motivazioni per cui al tecnico incaricato non sono state richieste verifiche approfondite, ma solo una serie di verifiche ‘sulla carta’ che non ci consentiranno di conoscere il reale livello di sicurezza dei nostri edifici e inoltre rischiano di non fornire all’Ente la documentazione necessaria per partecipare a bandi regionali e statali per la riqualificazione delle scuole”, conclude Gozzoli.