
il conducente ne ha fatti scendere due in prossimità del campo per poi parcheggiare a un chilometro di distanza. Gli altri due si erano divisi i compiti: uno faceva il palo il secondo annaffiava. Appena finito il raccolto hanno chiesto al “collega” il passaggio per tornare a cesenatico. Ma i Carabinieri li hanno intercettati tra via Negrelli e via Saffi.
All’interno della macchina gli inquirenti hanno trovato, oltre al bidone da 20 litri che fungeva da innaffiatoio, un sacco in cotone, con relativi lacci di chiusura contenente due fiori di canapa indiana del peso netto complessivo di circa 100 grammi, recise, poco prima, dai due soggetti entrati all’interno del terreno incustodito, da una delle diciannove piante. La perquisizione si è estesa nell’abitazione dei tre ventenni dove sono spuntate contenute tracce di marija e hashish. Immancabile il bilancino di precisione e gli involucri per confezionare le quantità. Secondo i carabinieri il giro d’affari era di diverse migliaia di euro al mese.
Al momento i tre sono in attesa della direttissima (gli avvocati hanno chiesto tempo per imbastire la difesa) e hanno l’obbligo di firma. il pm che coordina le indagini p la dottoressa Sara Posa. Per gli inquirenti ci sono diversi elementi che fanno propendere le ipotesi per una strada concreta. Ritengono che trai tre ci sia una consolidata esperienza nella coltivazione di marijuana che una volta raccolta nel periodo della sua massima fioritura quindi con un alto indice di principio attivo, sarebbe stata dagli stessi utilizzata sia per farne uso personale sia per cederla a terzi.
I reati contenstati quindi sono la coltivazione di stupefacenti e la detenzione ai fini di spaccio in concorso.



