Le Confcommercio della Romagna, Cesena, Forlì e Ravenna, non condividono la posizione espressa dall’assessore regionale al turismo Andrea Corsini circa l’inutilità di un’eventuale riapertura dell’aeroporto di Forlì. E lo sottolineano in una nota congiunta nella quale fanno notare come “i turisti, come mezzo di trasporto stanno sempre più privilegiando l’aereo che, come confermano i dati Enac nel prossimo triennio 2017-2019, registrerà un incremento del 30% rispetto ai flussi attuali”.
A riportare la notizia è Ravenna e Dintorni che aggiunge altre dichiarazioni dell’associazione di categoria. “Avere uno scalo della Romagna realmente fruibile permetterebbe un sensibile incremento delle presenze turistiche nei territori di Cesena-Cesenatico, Forlì e Ravenna-Cervia. Di questo ce n’è estremo bisogno per garantire agli imprenditori la redditività per continuare a mantenere competitive le proprie strutture. L’esperienza del Veneto con i suoi tre aeroporti sparsi sul territorio lo dimostra. All’incremento del numero di passeggeri in volo sono corrisposti incrementi anche del turismo ricettivo ed extraricettivo. E quest’ultimo dato, al di la della statistica ufficiale, è certificato anche da uno dei termometri più sensibili del mercato, quello dei fornitori di servizi, beni ed alimenti per le strutture turistiche».