
La nota prosegue: «Sotto una progettazione attenta, libera dall’oltranzismo ecologista, organizzando spazi, realizzando servizi a basso impatto ambientale, toilette e mini aree coperte, nel rispetto delle piante e degli animali, il parco rappresenterebbe una grande opportunità. Anche per i parcheggi esistono tecniche che non prevedono l’uso di asfalto. L’impermeabilizzazione del suolo sarebbe minima ma permetterebbe di avere servizi igienici, punti di ristoro e attrezzaie».
«Sarebbe – concludono – la base di sviluppo di un’area che i comuni vicini non hanno; organizzata, manutentata e sorvegliata. Gli sport e le attività all’aria aperta troverebbero appoggio creando offerta turistica, decoro e occupazione. Dal running, allo yoga, ai concerti, eventi e iniziative potrebbero trovare spazio in una zona ora destinata sostanzialmente a prato».
