
Da gennaio a luglio 2014 gli arrivi a Cesenatico si sono attestati a 301.459, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2013 quando erano 289.634. Diminuiscono anche per il cambio di lettura delle presenze nei campeggi le presenze: nei primi sette mesi del 2014 sono 1.688.986, 263.355 in mneo rispetto l’anno precedente. A Gatteo Mare sia gli arrivi che le presenze tengono rispetto i dati del 2013, leggera flessione per San Mauro Pascoli, mentre Savignano sul Rubicone perde, in termini di presenze, 8.210.
Tra i turisti, a farla da padrone sono i lombardi (35,80%), seguita dall’Emilia Romagna (27,50%), a seguire il Trentino, il Veneto, il Piemonte e la Toscana. I tursti stranieri invece provengono in maggioranza dalla Germania (37,70%), Svizzera (17,70%), seguiti dalla Polonia, Austria e Francia. La Russia guadagna un misero 1,60%.
Secondo gli operatori il fatturato della propria impresa nel 2014 è in diminuzione (78%), così come l’utile (76%) e le condizioni dell’impresa rispetto ai 12 mesi precedenti sono peggiorate (63%). Gli operatori credono inoltre che la crisi del turismo nel 2014 sia dovuta principalmente alle condizioni climatiche (59%), alla crisi economica (21%) e alla crisi del modello romagnolo (14%). E proprio gli imprenditori pensano che la crisi del turismo romagnolo sia irreversibile (59%), mentre il 31% crede sia passeggera.
Tasse, burocrazia e scarsi collegamenti sono un triste ritornello che spesso torna in fase di bilancio alla voce: cosa ha inciso in negativo.
