
«Il terremoto – o signori – è senza dubbio uno spaventoso fenomeno! Al traballar improvviso del suolo che ci regge che, fra gli infiniti movimenti che ci avvolgono, solo riveste carattere di fermezza, perdiamo in un istante la nostra fiducia; un disinganno crudele ci sorprende minaccioso: ed udendo il misterioso, incomprensibile ed ignorato fragore del rombo, ne arguiamo lo spalancarsi del terreno. Cessata la scossa e superato il primo momento di sbigottimento, il timore ci assale per le successive repliche che si paventano, ed ogni più piccolo ed innocuo rumore ci fa trasalire […]». Con queste parole Raffaele Bendandi parlava della sua grande passione: l’astronomia e i terremoti a cui ha dedicato tutta la sua vita.

