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Lega: “Dopo la ‘partita’, chi manterrà i clandestini?”

By 2 Ottobre 2014 No Comments

celletti-antonella-2Una lettera aperta di Antonella celletti della Lega Nord di Cesena a Mattia Suzzi che ha pensato e ideato una partita di calcio per favorire l’ntegrazione tra città e profughi.

“Caro Mattia Suzzi, ho letto con interesse la storia della tua idea della partita di calcio dopo aver incontrato i 40 immigrati clandestini mantenuti a spese pubbliche in un albergo di Cesenatico. Le tue parole ti fanno certo onore e penso anche che tu ti sentirai, a ragione, una brava persona. Ma pensaci un po’. Dopo la partita, dopo che i riflettori dei media si saranno spenti e tu avrai ottenuto il tuo momento di gloria e tutti coloro che ti avranno incoraggiato e ti avranno battuto le mani saranno tornati a casa loro, cosa succederà? Dove andranno questi clandestini? Chi li manterrà?”.

“Ci vogliono, solo per il sostentamento quotidiano, senza contare tutto il resto, almeno 40 euro al giorno per ognuno di essi, moltiplica questi 40 euro per gli oltre 125 mila extracomunitari sbarcati da gennaio a settembre 2014 e potrai capire quale sia il peso caricato da Mare Nostrum sull’economia italiana, in gravissima sofferenza. E questa è solo una piccolissima parte delle risorse spese. E poi, cosa faranno questi profughi che gli altri Stati europei, sempre prodighi di ammonimenti all’Italia, stanno respingendo alle frontiere? Chi darà loro il lavoro, la casa, un futuro, quando in Italia il 44, 2 per cento dei giovani (ultimi dati Istat) è senza lavoro? E’ fin troppo evidente che l’emergenza non può che essere momentanea e che questa gente non dovrebbe restare in Italia”.

“Il problema è che, al contrario, grazie a quel buonismo peloso che anima tanti italiani, tante amministrazioni pubbliche e tante associazioni che ci lucrano sopra, questi clandestini saranno mantenuti fin che si può, per poi essere abbandonati a loro stessi. Così i più andranno a incrementare quelle situazioni di estremo degrado e di delinquenza che stanno ormai fagocitando i quartieri periferici delle nostre città. Una partita di pallone non si nega a nessuno e tu metti le mani avanti, furbescamente, asserendo che non sei un benefattore. Ci credo. Perché se tu lo fossi e se veramente ti importasse del futuro di questi clandestini ti assumeresti la responsabilità di trovare loro un lavoro adeguato per mantenersi e una casa. Ma non lo farai perché non è possibile e, aiutato uno, ce ne sarebbero altri mille a bussare alla tua porta. Gente che, per lo più, non fugge – dice Celletti – da situazioni di disagio particolare, né da guerre o persecuzioni (i numeri degli status di rifugiato concessi lo confermano) ma che certamente sa bene come muoversi e come spremere risorse da chi li accoglie. Dunque, la domanda rimane: è più generoso e lungimirante impedire l’arrivo dei clandestini, far capire loro che la situazione in Italia non è quella che credono e, nel caso, aiutarli nei loro paesi o accoglierli a braccia aperte per poi abbandonarli al degrado, buttando letteralmente in mare sempre più ingenti risorse pubbliche e creando problemi di sicurezza gravissimi (vedi Roma)?”.

“Nessuno “combatte” contro i 40 clandestini destinati a Cesenatico scavalcando la volontà dell’amministrazione, caro Mattia Suzzi, ma contro Mare Nostrum, contro l’idea generale che l’Italia possa continuare a essere considerata il ‘paese di Bengodi’ per chiunque e contro la totale, assoluta mancanza di una politica nazionale sul fenomeno devastante di questa immigrazione selvaggia, che tanto assomiglia ad un’invasione non contrastata”.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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