Ancora una volta alcuni ladri si sono introdotti in comune per arraffare, a quanto pare, un magro bottino. Il furto è stato scoperto mercoledì mattina quando il trambusto fatto di scaffali in disordine e evidente passaggio di manoleste non poteva passare inosservato a chi lavora nell’edilizia privata. In quegli uffici infatti si è concentrato il furto.
Complici probabilmente le attività serali del comune, una o più persone si potrebbero essere introdotte a palazzo per fare poi il loro lavoro una volta che tutti o quasi si erano dileguati. Arraffate tre macchine fotografiche, di cui due nuove, e due laser di quelli usati per prendere le misure degli immobili. Per allietare il loro lavoro hanno mangiato anche dei datteri lasciati su una scrivania. Prosit.
Hanno aperto armadietti e scaffali con documenti, ma a quanto si sa nessuna pratica è stata rubata. Per la fuga è stata usata la porta antipanico posteriore, quella vicino al teatro con un bottino, si pensa, inferiore ai mille euro in attrezzature. Pare che siano state anche spostate alcune telecamere di sorveglianza, deterrente su cui però resta un punto interrogativo.