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Parrocchie chiuse per virus? Neanche per sogno. Pur nel liturgico rispetto delle ordinanze governative, le otto chiese di Cesenatico – anche in ottemperanza al nuovo Decreto emesso lo scorso 9 marzo dal Vescovo di Cesena – Sarsina Douglas Regattieri – restano aperte ai fedeli.

Alle nuove disposizioni impartite da Sua Eccellenza, infatti, si sono uniformati tutti i sacerdoti della città chiamati, in questo periodo di Quaresima, a far sentire la vicinanza della Chiesa.

In particolare – fermo restando che la raccomandazione principe resta quella di restare a casa – anche in parrocchia sono tassativamente proibiti gli assembramenti di persone e dev’essere garantita la distanza precauzionale di almeno un metro.

Tutte le chiese di Cesenatico, in ogni caso, restano aperte durante il giorno per consentire la preghiera personale e l’incontro con i sacerdoti.

Secondo le disposizioni del Vescovo, però, sono state svuotate tutte le acquasantiere e, fino al 3 aprile, sono sospese le SS Messe feriali e festive alla presenza dei fedeli (“ma questo non significa che le Sante Messe non vengano comunque officiate”, precisa Don Mirco Bianchi che ricorda anche che alla chiesa di Gatteo Mare, tutte le mattine, dalle ore 7 alle 11, è in programma l’Adorazione Eucaristica).

In sostanza, i dodici punti che compongono il Decreto Vescovile invitano i fedeli alla preghiera personale e in famiglia, utilizzando i sussidi proposti dagli organismi pastorali e seguendo le celebrazioni trasmesse via streaming, alla radio (Radio Maria in Fm o via web) e alla televisione (Tv2000, canale 28 sul digitale terrestre e canale 157 su Sky)

Fino al prossimo 3 aprile è inoltre sospesa la celebrazione di battesimi, cresime, prime comunioni e matrimoni con la partecipazione dei fedeli, ma è consentita la celebrazione dei sacramenti “in caso di urgente necessità” (ad esempio se una persona in fin di vita vuole ricevere la comunione). E’ inoltre consentita la visita per l’Unzione degli infermi con l’olio benedetto e il Viatico (l’eucarestia ricevuta da chi è in procinto di passare da questo mondo al Padre), mentre per i funerali sono autorizzate esclusivamente la Preghiera della chiusura della bara e quella Al sepolcro.

Fino al 3 aprile sono sospese anche le visite alle famiglie per le tradizionali benedizioni Pasquali (ricordiamo il caso del parroco pesarese contagiato durante il suo tour nelle abitazioni) e gli incontri di catechesi, anche se è incoraggiata la formazione attraverso i canali digitali. E proprio sul web la Chiesa sta dando vita ad alcune interessanti iniziative, come quelle raccontate sul portale informativo https://chiciseparera.chiesacattolica.it/, nel quale – grazie ai contributi delle varie diocesi – si affrontano quotidianamente le questioni pratiche e spirituali legate all’emergenza coronavirus.

Sempre fino al 3 aprile sono, inoltre, sospese tutte le attività degli oratori e tutte le manifestazioni di aggregazione (sagre parrocchiali, pellegrinaggi e visite ai santuari). Ma per continuare a dare un segno di vicinanza ai fedeli, i Centri di ascolto ed i servizi della Caritas diocesana e parrocchiali sono regolarmente aperti e svolgeranno la loro attività secondo le indicazioni delle autorità territoriali.

Da segnalare, sul nostro territorio diocesano anche l’iniziativa lanciata dagli Scout di Cesena che nei giorni scorsi hanno proposto una preghiera comunitaria a distanza. Si tratta di un momento di raccoglimento organizzato in turni da 30 minuti, nelle forme più diverse e incentrata sull’attuale situazione che l’Italia sta vivendo (ci si può prenotare compilando il calendario all’indirizzo https://preghieracontinua.youcanbook.me).

“Sentiamo – si legge nella lettera degli Scout –  la responsabilità di essere vicini in modalità nuove ai nostri ragazzi. In accordo con il nostro vescovo Douglas, proponiamo quest’iniziativa a tutta la Diocesi di Cesena-Sarsina e chiediamo di pregare per i malati e per i sani, per i medici e tutti gli operatori sanitari, per la salute del corpo e dello spirito, per la nostra comunità diocesana e per tutti coloro che con preoccupazione attraversano momenti difficili”.

Per questo i Capi scout suggeriscono “la preghiera del Rosario, la meditazione delle letture della Messa del giorno, la recita della liturgia delle ore, un momento di adorazione o qualsiasi altra modalità che preferite, l’importante – spiegano – sarà farlo spiritualmente insieme in una catena unica di preghiera al Signore, che ci piacerebbe che simbolicamente coprisse l’intero arco delle prossime giornate con turni di 30 minuti”.

Da segnalare, infine, sul nostro territorio, anche l’iniziativa proposta dalla Caritas diocesana di Padova #ciaocomestai? che invita tutti i fedeli a chiamare telefonicamente una persona per farla sentire meno sola, in seguito alle disposizioni di restare a casa propria: “Sono molte le persone sole – ha spiegato nei giorni scorsi il Vescovo di Padova Claudio Cipolla – soprattutto anziani e quindi è importante cercare di essere vicini scambiando qualche parola di conforto al telefono”.

 
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