Un pessima notizia per gli oppositori del “5G” che a Cesenatico, come noto, sono tanti ed agguerriti.
Nel maxi-piano di 121 pagine che la task force guidata da Vittorio Colao ha presentato ieri alla presidenza del consiglio per indicare le linee di sviluppo della Fase 3, c’è un punto che toglierà il sonno ai grandi contestatori dell’inquinamento elettromagnetico.
Nel programma, intitolato “Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022”, si fa infatti riferimento alla necessità inderogabile di “accelerare sullo sviluppo delle reti 5G”, anche prevedendo “di escludere l’opponibilità locale quando i protocolli nazionali sono rispettati”.
Questo significa che – se il punto diventerà decreto – né un comitato cittadino né tantomeno un sindaco potranno opporsi all’installazione di un’antenna 5G in un qualsiasi territorio comunale.
Nel piano Colao, infatti, per risolvere i problemi legati al digital-divide, si evidenzia la necessità di “adeguare i livelli di emissione elettromagnetica in Italia ai valori europei, oggi circa 3 volte più alti e radicalmente inferiori – scrive l’ex Ad di Vodafone – ai livelli di soglia di rischio”.