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A volte siamo portati a dare per scontate le attività quotidiane. O quelle prassi che ci sono sempre state, come il giro nelle “giostre” la sera con una capatina al parco giochi Boschetto.

Per fortuna questa ultra-quarantennale attrazione ha riaperto i battenti ed è operativa, come tutti gli anni, in questa anomala estate post-Covid. Così, ormai a fine giugno, è possibile fare un primo bilancio di inizio stagione. “Ci troviamo di fronte ad un drastico accorciamento della stagione. Ma i parchi gioco sono una componente turistica e si viene al mare anche per noi. Diciamo che quando gli alberghi lavorano, lavoriamo anche noi e nelle prime settimane di giugno, weekend a parte, la situazione è stata desolante”.

Ad una stagione che ingrana a singhiozzo si contrappongono spese certe come la gestione del personale che… “è complicata visti i costi importanti alla luce di un lavoro che al momento non ha i ritmi soliti. Senza contare le difficoltà di gestione di un’attività, quella del divertimento, legata al contatto con e tra le persone. È bello rivedere i bambini sorridere però lavorativamente non è semplice far quadrare i conti. Contiamo inoltre che i costi delle concessioni di suolo pubblico ci sono e pesano non poco sui bilanci. Il governo ha previsto un abbattimento solo per alcune categorie, ma non la nostra e non possiamo rientrare in Cesenatico XL. Ciò si traduce in stessi costi e meno lavoro”.

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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