Operazione del Corpo forestale dello Stato contro il traffico illecito di rifiuti. Nel corso dell’attività sono stare denunciate due persone e sequestrati rifiuti elettronici.
Nei giorni scorsi è stata portata a termine dal Corpo Forestale dello Stato – Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Forlì un’operazione sul traffico e sullo smaltimento illecito dei rifiuti. L’attività investigative nasce da una indagine di polizia giudiziaria iniziata nell’anno 2014 in seguito a una serie di furti di rifiuti elettrici ed elettronici avvenuti ai danni delle Stazioni Ecologiche di Hera nei giorni e negli orari in cui erano chiuse.
Il fenomeno ha riguardato varie realtà della provincia di Forlì-Cesena, ma in modo particolare sono state interessate le stazioni ecologiche dei Comuni di Cesenatico e di Bertinoro. Le indagini condotte dal Corpo Forestale dello Stato e coordinate dalla Procura della Repubblica di Forlì sono state portate avanti mediante appostamenti e anche con l’ausilio di sofisticate attrezzature informatiche e hanno permesso l’individuazione e l’identificazione di una persona, residente in Gambettola, che è risultato essere implicato nell’attività di gestione illecita di rifiuti elettrici ed elettronici.

Nello specifico è stata riscontrata la presenza di ingenti quantitativi di parti di frigoriferi, televisori, computer, monitor, radio, sia smontati che interi. Alcuni dei materiali che compongono parti o componenti delle apparecchiature elettriche o elettroniche risultano molto inquinanti per l’ambiente in quanto contenenti sostanze pericolose: come frigoriferi, che contengono il gas “freon” considerato molto dannoso per l’ambiente, i quali richiedono per il loro trattamento di smaltimento particolari procedure e attrezzature.
Considerato il contesto e il materiale rinvenuto, la perquisizione è stata allargata all’abitazione e relative pertinenze di un’altra persona, legata da vincolo di parentela al primo soggetto indagato, residente sempre a Gambettola. Anche in questo contesto sono stati rinvenuti notevoli quantitativi di materiali e rifiuti Raee che sono stati conseguentemente posti sotto sequestro. Riscontrata la totale assenza di autorizzazioni alla raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti, entrambe le persone sono state denunciate a piede libero per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi ai sensi delle normative di legge in vigore.
Dai primi accertamenti ed attività investigative eseguite, risulta plausibile che il materiale venisse conferito al di fuori dei canali legali a impianti o soggetti che, con una probabile falsificazione di documenti, rimettevano in circolo in modo “legale” i rifiuti.
