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“Il sistema sanitario pubblico in Italia è a rischio. Il tavolo che il governo ha proposto ha una portata storica: può ridare centralità oppure far naufragare il sistema della sanità pubblica per come lo conosciamo oggi”.

Lo ha detto Raffaele Donini, assessore emiliano-romagnolo e coordinatore della commissione sanità della Conferenza delle Regioni che ieri ha incontrato il governo.

 

“Dopo i fatti di Bergamo – dice Donini – le più alte cariche dello Stato dissero ‘mai più tagli alla sanità’. Tre anni dopo la previsione di spesa è sotto al 7% del Pil, con l’ipotesi che vada al 6% nei prossimi anni: una palese contraddizione”.

 
 
 
 
 
 
 
 

“Fra spese sostenute per il contrasto alla pandemia – ha sottolineato l’assessore – e per la vaccinazione di massa e quelle per far fronte al contrasto del rincaro energetico, alle Regioni mancano 5 miliardi per far quadrare i conti della sanità”.

 
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