
Gli agenti intervenuti notavano però alcuni dettagli che li insospettivano; essendoci nei pressi una struttura per la riabilitazione medica, venivano cercate informazioni al suo interno per individuare il proprietario della vettura, a cui chiedere ragguagli. Gli agenti accertavano così che il proprietario del suv era proprio….un medico della struttura! Questi, E.A. 45 enne romagnolo residente a Bologna, riferiva agli agenti che il contrassegno era intestato allo suocero, in quel momento a Bologna, e di averlo dimenticato esposto sul cruscotto.
Già questo fatto rappresentava un illecito.
Gli agenti però hanno voluto approfondire e si sono fatti consegnare il contrassegno, che è stato subito esaminato con la strumentazione di bordo di cui è dotata la pattuglia di pronto interveneto. All’esame è così emerso che il contrassegno risultava falso in quanto prodotto dalla copiatura e riproduzione molto ben realizzata di un altro contrassegno non in possesso del medico.
Il contrassegno falsificato è stato quindi sequestrato e l’uomo, il quale oltre a dover pagare la sanzione per l’illecito parcheggio in area riservata a disabili, è stato denunciato a piede libero per il reato di ricettazione, mentre la moglie, G.M. 40 anni (che al telefono si è qualificata come avvocato), intestataria del veicolo, è stata deferita per il reato di falsificazione di documenti.
